Sua maestà il tartufo. Una delle eccellenze vere del Molise, che però troppo spesso è stato promosso male e poco tutelato. Basti pensare che la capitale è considerata Alba.
Al tartufo è dedicato un segmento della comunicazione strategica avviata dall’assessorato regionale all’Agricoltura guidato da Salvatore Micone.
Un brand, spinoff del marchio identitario I’m Molise presentato un anno fa, e un sito dedicato. E poi il sostegno concreto alle aziende non solo attraverso l’accesso a eventi fuori dai confini ma organizzando in Molise una fiera internazionale per il 2026.
Il brand e il sito, oltre ai video divulgativi, sono stati presentati ieri mattina nella Sala Parlamentino di Palazzo Vitale e l’occasione è servita anche ad annunciare gli Stati generali del tartufo, che si svolgeranno a Isernia il 30 novembre prossimo.
Il marchio si chiama “Radici del Molise”, è stato illustrato da Alessio Vitale insieme a quello dedicato ai vivai, “Vivai Molise” appunto. Perché oltre al prezioso tubero la Regione intende valorizzare anche i vivai, in particolare il centro di ricerca di Campochiaro su cui, ha spiegato l’assessore, «in questi due anni è stato portato avanti un lavoro importante in termini di quantità e qualità ed è diventato un riferimento di eccellenza in tutto il Paese». Il portale, poi, accorcerà le distanze col territorio e consentirà una commercializzazione online.
All’azione di promozione, ha aggiunto Micone, è collegata quella di sostegno attivo a chi lavora nel comparto. «Vicinanza forte alle aziende, ai raccoglitori e ai coltivatori per metterli nelle condizioni di poter partecipare ai diversi incontri fuori regione, alle fiere come eccellenza del nostro territorio. Ma siamo convinti che dobbiamo anche invertire la rotta, quindi abbiamo immaginato di far sì che il Molise diventi una vetrina attraverso una fiera internazionale, già inserita all’interno di un circuito del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e che si terrà nel 2026», ha anticipato.
Inoltre, sarà avviato un confronto operativo con le organizzazioni per discutere e mettere a terra la nuova legge. È stato infatti depositato in Parlamento un ddl in materia di cerca, raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi destinati al consumo. Gli assessori regionali, ha riferito il titolare della delega all’Agricoltura nella giunta Roberti, hanno inviato le proprie osservazioni, ma «è ovvio che poi dovremo organizzare incontri territoriali perché dobbiamo cercare di calare sul territorio la miglior legge possibile».
Iniziative di comunicazione strategica sono state avviate anche per quanto riguarda la programmazione e la spesa dei fondi Ue. In particolare, ha illustrato in dettaglio la dirigente regionale Sandra Scarlatelli (Autorità di gestione del Csr) un nuovo sito per lo Sviluppo rurale e, presto anche un’app per velocizzare ancora di più la diffusione di un’informazione completa e in tempo reale su bandi e decisioni. r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*