Il burocratese, bravo chi lo capisce. Ma un’app messa a punto dall’Università degli studi del Molise promette di rendere più comprensibili, a utenti comuni ed esperti, i testi della Pubblica amministrazione.
Delibere di organi politici di vertice, determinazioni di dirigenti amministrativi, ordinanze. Un software basato sull’intelligenza artificiale, “Sempl-It”, li analizza e semplifica in automatico.
Frutto del lavoro del team guidato da Giuliana Fiorentino e realizzato con Alessandro Cioffi, Rocco Oliveto, Maria Ausilia Simonelli e Marco Russodivito, “Sempl-It” nasce dall’unione tra linguistica computazionale e intelligenza artificiale per supportare amministrazioni pubbliche, giuristi e cittadini nella produzione e comprensione di documenti chiari, accessibili e corretti dal punto di vista giuridico.
Alla base, c’è una ricerca articolata in cinque fasi: la costruzione del Corpus ItaIst, una raccolta di oltre 2 milioni di parole tratte da 208 documenti amministrativi italiani; lo studio comparativo “AI vs Umano”, che ha valutato l’efficacia dei modelli linguistici nel semplificare testi rispetto al lavoro umano; la validazione giuridica dei testi semplificati tramite esperti del settore; la sperimentazione di tecniche di prompt chaining, per ottenere semplificazioni più accurate e controllate; infine, la creazione di un modello linguistico specializzato dedicato alla semplificazione, denominato proprio “Sempl-It”.
Il sistema applica in modo controllato regole linguistiche come la semplificazione delle frasi lunghe, la sostituzione di termini burocratici, l’uso esplicito del soggetto, la trasformazione dei passivi, la riformulazione chiara e coerente con lo stile amministrativo.
Grazie a queste regole, il software produce testi più leggibili senza alterare il significato giuridico. Documenti seri e in linea con lo stile della Pa, ma non “ostici” ai più. Un valido aiuto anche per i mezzi di informazione, soprattutto quelli locali, che ogni giorno devono “decodificare” decisioni delle Pubbliche amministrazioni e renderne giornalistico il significato.
Le sperimentazioni, fa sapere l’Unimol, hanno mostrato miglioramenti significativi nelle metriche di leggibilità e una similarità semantica superiore al 98% rispetto ai testi originali. Inoltre, la validazione giuridica condotta da esperti ha confermato la presenza delle informazioni essenziali nel 95% dei casi, con una riduzione sostanziale di tecnicismi e ambiguità. La web app sarà presentata domani, alle 11, nell’aula “Franco Modigliani” dell’Unimol a Campobasso. Ma il progetto è sempre accessibile sul sito sempl-it.unimol.it, che offre diverse modalità d’uso: Analizza: estrazione automatica delle metriche di leggibilità; Confronta: valutazione tra testi originali e semplificati; Semplifica: riscrittura automatica di documenti, con modalità distinte per utenti esperti (giuristi, dipendenti PA) e utenti comuni (cittadini). Chi vuole, può provare e divertirsi sul portale.
























