CAMPOBASSO. La giunta regionale della Puglia ha dichiarato lo stato d’emergenza per la crisi idrica. Come la Campania ormai 20 anni fa e in base a quel provvedimento la captazione delle sorgenti San Bartolomeo a Sesto Campano avviene direttamente e senza necessità di alcun accordo.
Come se non bastasse, sempre dalla Puglia sono arrivate dal palco di un comizio unitario del centrodestra per le imminenti regionali, le dichiarazioni del segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. «Se noi vogliamo far crescere l’economia dobbiamo aiutare commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti, industriali. Con buone norme, abbattendo la burocrazia, aiutando coloro che intraprendono senza regalia, perché soltanto così si costruisce lavoro – ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri a Bari dove era andato a sostenere la candidatura di Luigi Lobuono a governatore – Alcune cose concrete: l’agricoltura, sono arrivati i finanziamenti per portare l’acqua dal Molise verso la Puglia. Sappiamo che c’è un problema forte, la carenza idrica, non si fa agricoltura se non c’è acqua».
Al di qua del Fortore, è insorto il segretario regionale di Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo. «Il capo di Forza Italia, lo stesso partito del nostro governatore Francesco Roberti, “vende” dunque il progetto del tubone del Liscione ai pugliesi in vista delle prossime regionali. E chi se ne importa se da noi la carenza idrica è ancora in corso e tante comunità restano di giorno o di notte coi rubinetti a secco. La vittoria in Puglia vale più del povero e disastrato Molise e a quanto pare anche del reale ed effettivo peso politico del suo presidente. Sul tema – ha accusato Notarangelo – il gotha del centrodestra locale (parlamentari compresi) ha sempre mostrato un certo imbarazzo, tra mezze smentite, silenzi, promesse di opportunità e ricompense al territorio (quali?) derivanti da una simile iniziativa. Avranno ora il coraggio di reagire e difendere a tutti i costi gli interessi dei cittadini molisani?».
Preoccupazione per la dichiarazione dello stato di emergenza in queste ore è trapelata da parte del consigliere regionale Massimo Sabusco, delegato del governatore Roberti al Sistema idrico. Ha spesso ribadito in questi mesi che in caso di misure eccezionali, quali appunto la dichiarazioni emergenza, la Regione può fare poco anche in termini di trattative e revisioni degli accordi. Sarebbe tagliata fuori, bypassata. Sul sito del Consorzio di Bonifica per la Capitanata un annuncio è destinato a rilanciare la polemica: il 18 novembre alle 10.30, il Consorzio ospiterà la conferenza stampa della senatrice Annamaria Fallucchi e del senatore Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario al ministero dell’Agricoltura in cui sarà fatto il punto sull’interconnessione idrica Liscione-Finocchito. Al summit, che evidentemente dovrebbe precedere la conferenza stampa, prenderanno parte anche il governatore Francesco Roberti, il consigliere delegato al Sistema idrico Massimo Sabusco e l’ingegnere Napoli, da qualche mese a capo di Molise Acque. «Faremo valere le nostre ragioni, le nostre esigenze, prima il Molise. La posizione della Regione Molise non cambia – ha assicurato Sabusco in queste ore – Se esiste un surplus di risorsa (nell’invaso del Liscione, ndr) e ci verrà certificato da un ente terzo, è meglio evitare uno stato di emergenza e sedersi per trovare una soluzione, un accordo interregionale». Con la dichiarazione dell’emergenza da parte della Campania nel 2001, ha ricordato Sabusco, il Molise ha potuto «fare poco o nulla e prendere solamente atto».

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