Gli annunci reiterati che il “tubone” si farà, anche se comprensibilmente inseriti in un quadro elettorale (in Puglia si vota per le regionali domenica 23 e lunedì 24 novembre), allarmano le opposizioni molisane.
Dopo l’incontro al Consorzio della Capitanata, durante il quale il sottosegretario all’Agricoltura La Pietra ha ribadito che l’interconnessione fra il Liscione e Finocchito sarà realizzata e che nella legge di Bilancio per il 2026 sono inseriti finanziamenti per la progettazione del II lotto e il dragaggio dell’invaso di Guardialfiera, la capogruppo del Pd a Palazzo D’Aimmo Micaela Fanelli ha espresso dissenso e indignazione. «In attesa di altri spot elettorali di Tajani, da Foggia è arrivato l’annuncio del sottosegretario all’Agricoltura Antonio La Pietra. È l’ennesima riprova che un bene primario e vitale come l’acqua è stato ridotto a moneta di scambio politico – ha dichiarato – mentre i leader del centrodestra e lo stesso Roberti fanno propaganda in Puglia a sostegno del candidato Lobuono. Nessuno in Molise ha informato i cittadini e il Consiglio regionale: dove e quali sono gli atti di questi finanziamenti e a quanto ammontano? Possibile che per cantieri e finanziamenti che al 99% riguarderanno il Molise, la conferenza stampa si sia tenuta a Foggia? Per questo chiediamo al presidente Roberti e al consigliere delegato Sabusco di riferire in aula sugli incontri ai quali hanno partecipato e le posizioni assunte».
Il cuore del problema secondo Fanelli è che «il centrodestra ha trasformato la crisi idrica della Capitanata in un tema centrale della campagna elettorale pugliese senza che vi sia stata alcuna approvazione formale o trasparenza sui dettagli tecnici ed economici in Molise. L’allarme rilanciato per la diga di Occhito, prossima al volume morto e cruciale per l’agricoltura pugliese, rende la pressione sulla risorsa molisana drammatica e immediata. Se l’obiettivo è alleviare le piaghe di questa crisi pesantissima (con conseguente calo delle produzioni agricole 2026), l’azione deve essere istituzionale, non politica».
Né il tavolo di Foggia può essere il luogo per ratificare decisioni prese in segreto o avallare promesse elettorali. «Ad oggi – ha aggiunto la capogruppo dem – risulta assente un’informativa sul reale status dei presunti finanziamenti e del progetto di interconnessione. Ribadiamo, come da tempo non esiste una stima ufficiale e condivisa del ‘surplus’ idrico. Ogni trattativa deve essere sospesa fino a quando non avremo dati certi, validati e condivisi che garantiscano il fabbisogno del Molise per i prossimi decenni. Il Molise non è un serbatoio a disposizione delle campagne elettorali altrui. L’interesse dei cittadini molisani è la priorità assoluta e rifiutiamo ogni tentativo di svendere il nostro patrimonio idrico senza un piano strategico autonomo e di compensazione reale».
Ha bocciato infine come «inaccettabili» le dichiarazioni del delegato Sabusco sul fatto che i 140 milioni annunciati siano un risultato anche per il Molise: «Invece di farci “certificare” un presunto surplus da un organo terzo, il Molise deve prima certificare e mettere in sicurezza il proprio fabbisogno futuro, realizzando le necessarie infrastrutture e garantendo l’irrigazione del basso Molise senza dipendere dagli interessi pugliesi».
Intanto dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale arriva la fotografia dello “stress idrico”. I territori e gli schemi che presentano uno stato di “severità idrica elevata” sono: la Puglia, il Lazio, il Molise, le province di Crotone e Reggio Calabria in Calabria, le province di Avellino e Benevento in Campania; lo schema Basento-Camastra-Agri, lo schema Vulture-Melfese, lo schema Collina Materana, e lo schema Fascia Jonica in Basilicata.
Per quanto riguarda il Molise, le sorgenti del Biferno al 31 ottobre 2025 presentano una disponibilità di 745 litri al secondo con un deficit rispetto al 2024 di 211 litri al secondo.
Come si sta fronteggiando la situazione? Per soluzioni a breve e medio termine – fa sapere il segretario generale dell’Autorità, Vera Corbelli – si sta lavorando attraverso i Tavoli istituiti con le Regioni alla stesura degli accordi per il trasferimento interregionale di acqua “Molise/Campania” e “Lazio/Campania”.

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