Più volte «cannibalizzata negli anni», usa proprio questo termine il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, sulla scorta di vincoli e lacci che ne hanno impedito la realizzazione costituendo la base di diversi definanziamenti, la Fresilia ha di nuovo un’opportunità di essere completata dopo l’approvazione della mozione proposta dal capogruppo 5s Andrea Greco e modificata sulla scorta delle indicazioni dello stesso Pallante. Modifiche che hanno portato all’approvazione unanime del documento nella seduta di martedì scorso.
L’arteria, sottolinea Pallante, non è solo una strada di collegamento fra paesi del Molise interno. Sarebbe già un’opera meritoria, considerando lo stato delle infrastrutture locali. Inserita nella pianificazione territoriale dagli anni Novanta, «come nodo di raccordo regionale collega la Bifernina alla Trignina ma rappresenta anche una trasversale fra il Tirreno e l’Adriatico, se si considera – ancora il capo di Palazzo D’Aimmo – che convoglierà il traffico in arrivo dalla Campania attraverso la direttrice di Benevento con la Trignina e quindi con l’Abruzzo. Senza dimenticare che sarà la strada più veloce per arrivare da Agnone a Campobasso».
Trent’anni vissuti pericolosamente. Il progetto ancora non è completamente realizzato e i lotti sono stati finanziati e definanziati più volte. Il terzo lotto, in particolare, da Frosolone a Civitanova, ha visto il definanziamento di 42 milioni nel 2022. «L’ente attuatore è la Provincia di Isernia che si è attardata su una serie di questioni e vincoli per cui il progetto non è mai arrivato a completamento. Ora ripartiamo da capo», rivendica Pallante.
La mozione, così come modificata, impegna il presidente della Regione e l’assessore ai Lavori pubblici affinché si attivino presso il Governo centrale e il Dipartimento per le Politiche di Coesione per inserire nuovamente il progetto della Fondo Valle Fresilia tra le priorità della nuova programmazione Fsc 2021-2027 o in altre linee di finanziamento disponibili; riprendano il dialogo con i Ministeri competenti, con particolare riferimento al ministero per il Sud e la Coesione territoriale, al fine di ottenere una deroga o una rivalutazione dell’opera come progetto strategico; istituiscano un tavolo tecnico permanente con la Provincia di Isernia e gli enti locali interessati per monitorare e risolvere le criticità amministrative e procedurali, facilitando la ripresa dei lavori; predispongano un piano di azione straordinario che, partendo dall’analisi dei vincoli ambientali e amministrativi, consenta di accelerare l’iter autorizzativo e garantire la cantierabilità nei tempi più brevi possibili; identifichino ulteriori fonti di finanziamento, sia regionali che europee, per coprire l’intero fabbisogno finanziario dell’opera, dando priorità alle risorse Fsc; avviino la modifica dei vincoli paesaggistici e storico-culturali nazionali eventualmente ricadenti sul territorio oggetto dell’intervento.
Soprattutto l’aspetto dei vincoli e della cantierabilità, conclude il presidente dell’Assemblea legislativa, è da affrontare con la massima attenzione per evitare ulteriori “alibi” per destinare risorse altrove. «La Fresilia rappresenta un’occasione di sviluppo per il Molise, il tempo sprecato finora è già tanto. Stavolta ripartiamo con l’obiettivo di cogliere questa occasione completando l’arteria che, ripeto, è una trasversale fra Tirreno e Adriatico». r.i.

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