Il progetto di realizzare uno svincolo a Mignano Monte Lungo, sull’autostrada A1, e accorciare la distanza fra il Molise e le grandi vie di comunicazione sta per percorrere il suo ultimo miglio.
«Si tratta di un intervento che questo governo regionale – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Michele Marone – considera strategico e prioritario. Per questo abbiamo chiesto che sia inserito nel prossimo contratto di programma fra ministero delle Infrastrutture, Anas e Regione». In quella sede sarà definita anche la fonte di finanziamento.
Ma intanto un elemento concreto c’è. Il documento di fattibilità tecnico economica dell’opera è all’attenzione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Si è svolta già una prima riunione, squisitamente preliminare. «Alle prossime, in cui si entrerà nel merito del progetto, parteciperanno anche Regione e Anas». Una volta che il Consiglio dei Lavori pubblici avrà dato l’ok alla nuova uscita dell’A1 , l’Anas potrà avviare la conferenza dei servizi per acquisire tutti i pareri necessari. E, considerati i tempi necessari, nel 2027 partiranno i lavori.
Da Mignano per venire in Molise si arriverà direttamente sulla Variante di Venafro (e viceversa per uscirne dalla Variante a Mignano). «Sarà sostanzialmente il primo lotto del raddoppio della Bifernina, avvieremo così un intervento che dovrà poi proseguire con il raddoppio del tratto da Venafro a Isernia, quindi da Isernia a Bojano e poi proseguendo fino a Termoli», ancora Marone.
Della certezza sulla realizzazione dello svincolo di Mignano si è parlato anche qualche settimana fa a margine del tavolo che si è tenuto sempre al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile – guidato dal vicepremier Matteo Salvini, di cui l’assessore Marone è consigliere giuridico – sulla messa in sicurezza e il miglioramento della Trignina.
«Di fatto, con i lavori per quello svincolo, daremo concretezza all’ambizione da tempo affermata e ribadita – conclude Marone – Vale a dire quella di realizzare un collegamento veloce fra il Tirreno e l’Adriatico, quello sarà il primo tassello concreto».
Un tassello sulla cui utilità, oltre alla Regione Molise, sono evidentemente d’accordo anche la Campania e il Lazio, oltre che l’Anas.

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