La lectio magistralis di Pier Cristoforo Giulianotti, in collegamento dall’Università dell’Illinois a Chicago, è stata come un salto nel futuro. Futuro che altrove è un presente in continua evoluzione e che il Molise, con le dovute proporzioni, vuole provare a costruire in sanità.
L’ideatore della tecnologia robotica da Vinci ha offerto, all’inaugurazione della piattaforma acquistata per il Cardarelli di Campobasso, esempi e spunti di una chirurgia non avveniristica e che costruisce standard sempre più elevati di assistenza. Questi standard in Molise punta a raggiungerli, e quindi a offrirli agli utenti, la sanità pubblica.
Un investimento cruciale, è stato ribadito nell’evento di presentazione di ieri pomeriggio. C’erano tutti i protagonisti della decisione: il presidente della Regione Francesco Roberti, l’assessore al Coordinamento dei fondi strutturali Michele Iorio che ha annunciato anche la prossima acquisizione di una seconda console. Un altro robot, Hugo, è invece destinato al San Timoteo. C’erano i vertici Asrem, il direttore generale Giovanni Di Santo, la direttrice amministrativa Grazia Matarante. Il coordinatore dell’attività robotica Pasquale Santoro che ha poi guidato la delegazione istituzionale e sanitaria nella sala operatoria dove il da Vinci è pronto a operare, tanti chirurghi e medici del Cardarelli (fra loro Vincenzo Cuzzone, Giuseppe Melucci, Franco Doganiero e Nicola Iorio), e del San Timoteo (Vincenzo Biondelli, Valerio Caracino) e futuri, prossimi, innesti, per esempio il giovane ginecologo specializzato in robotica Eric Francescangeli che prenderà servizio il 15 marzo a Campobasso. Un orgoglio “di squadra” per quello che sia Roberti sia Di Santo hanno descritto come il primo passo del percorso di modernizzazione del servizio sanitario regionale.
«Il Molise – ha rimarcato il governatore – compie un salto in avanti concreto e misurabile, dotandosi di una tecnologia di assoluta eccellenza che consentirà ai nostri professionisti di operare con strumenti più precisi, meno invasivi e pienamente in linea con gli standard delle migliori strutture nazionali e internazionali. Questo investimento non è soltanto un traguardo tecnologico, ma un impegno verso i cittadini con un’offerta sanitaria sempre più qualificata. È un segnale di fiducia nel percorso di crescita che stiamo portando avanti e nella collaborazione tra Regione, Asrem e Università degli Studi del Molise, che ringrazio per l’impegno costante. Desidero inoltre esprimere un sincero apprezzamento per il lavoro di tutti i professionisti che hanno contribuito a rendere questa innovazione uno strumento realmente al servizio della comunità».
Innovazione, multidisciplinarietà, equipe itineranti e formazione degli specializzandi: Di Santo ha racchiuso il senso dell’investimento puntando nel suo intervento su parole chiave molto chiare: «Per tutti questi motivi oggi è un giorno particolarmente importante per la sanità molisana, non solo un simbolo ma una ripartenza concreta».
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