Cgil, Cisl e Uil portano in piazza Prefettura chi la crisi la vive sulla pelle. Chi al governo regionale presieduto da Paolo Frattura chiede risposte, non promesse né facili alibi. La mobilitazione del 15 aprile è il primo step della piattaforma unitaria che rimette al centro le politiche per l’occupazione, il prossimo sarà la Marcia per il lavoro già in calendario per giugno. Quando sarà recuperata anche la seconda parte della manifestazione di ieri, sospesa a causa della pioggia: momenti musicali e artistici che simboleggiano la voglia di rialzarsi e andare avanti.

I responsabili regionali della Triplice tracciano una sorta di bilancio del primo anno di governo del centrosinistra tornato alla guida della Regione dopo 12 anni di centrodestra. Le vertenze aperte non si contano più e nella piazza c’è una testimonianza per ognuna: Gam, Zuccherificio, Ittierre, Esattorie e Pianeta Service, i precari del pubblico impiego e della sanità, la ricerca universitaria, la vigilanza privata, il settore delle pulizie, la Protezione civile, il comparto metalmeccanico, la Fiat. Gli indicatori economici sono pessimi, dal tasso di disoccupazione che continua a salire (nel 2013 il 15,8%, in aumento di oltre tre punti rispetto al 2012) con punte inaccettabili fra i giovani al boom delle ore di cassa integrazione. “Su tante vicende non si riesce a quagliare, a trovare uno snodo, un confronto che porti ad una vera svolta – dice senza mezzi termini Mauro Sasso, Uil Molise -. Dal livello nazionale qualche segnale arriva, mi riferisco all’aumento di qualche decina di euro da maggio. Vogliamo che ci sia un impegno forte e vero anche della nostra regione”. Invece, registrano i sindacati, si muove poco o niente. Sandro Del Fattore boccia l’assenza di confronto sulla programmazione dei fondi Ue per il periodo 2014-2020. “E poi – aggiunge il segretario generale della Cgil Molise – c’è un bilancio (quello approvato sabato dal Consiglio regionale, ndr) che si limita a prendere atto di ciò che c’è, non indica strade diverse da quelle fin qui seguite, strade per il futuro. Anche per quanto riguarda la sanità si intende continuare con una politica dei tagli e dell’extra tassazione? Con la riduzione dello spazio del servizio pubblico? Noi abbiamo indicato un percorso diverso: il pubblico va potenziato e così i servizi territoriali”. Il sindacato c’è, chiude il cerchio il responsabile di Cisl Abruzzo-Molise Gianni Notaro. “C’è in tutte le maniere, anche quella propositiva ovviamente. Però una cosa va detta: non abbiamo bisogno di capire di chi sono le colpe di questa situazione, bensì – rimarca – di soluzioni”. 

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