E’ da sei mesi che attendono risposte dalla politica. Le associazioni e le cooperative regionali riunite nella Rete della salute mentale ora lanciano un ultimatum al governo regionale: se non verrà ripristinato il progetto dei Centri per l’integrazione socio-lavorativa per gli utenti psichiatrici, fermo dallo scorso 31 dicembre e a sostegno del quale sono state raccolte 5mila firme, loro scenderanno in piazza per protestare.

“I pazienti che attraverso il progetto erano stati inseriti nel mondo del lavoro con questi percorsi oggi sono a casa e senza certezza di ripartire”, denunciano dalla Rete della salute mentale. “Per molti di essi si sono verificati gravi scompensi, conseguente alla sospensione delle attività e delle borse-lavoro”.

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