Dissenso netto da parte di Legautonomie sui contenuti dell’annunciato piano industriale di Poste Italiane, che prevede la chiusura di 455 uffici postali e la consegna della corrispondenza a giorni alterni per oltre cinque mila centri.

“Questo piano – fa sapere l’associazione tramite il segretario regionale Filippo Poleggi – pregiudicherebbe i diritti di cittadinanza costituzionalmente tutelati di milioni di cittadini, soprattutto quelli residenti nei piccoli comuni e nelle aree interne. Il piano riguarderà 5.296 Comuni, esclusi solo quelli pari o superiori a 30mila abitanti, in sostanza quasi tutti i centri molisani”.

Di qui la richiesta di essere ascoltata da parte dell’Autorità Garante per le comunicazione anche perché Poste Italiane riceve contributi dello Stato per garantire il ‘servizio universale’.

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