Una voce di dissenso sulle celebrazioni del centenario della grande guerra arriva da Tiziano Di Clemente coordinatore molisano del Partito Comunista dei Lavoratori.
A suo avviso si è trattato di celebrazioni “a sfondo nazionalistico e con sfoggio di mezzi militari e in sostanza della guerra imperialista trincerata dietro falsi valori patriottici”.
“Questo modo di presentare gli eventi – rincara – è altamente diseducativo soprattutto per le giovani generazioni, per cui sarebbe stato molto più utile conoscere le lettere che i soldati mandavano dal fronte, per far comprendere le nefandezze della guerra voluta dai potenti, oppure le storie dei soldati italiani fucilati dai generali italiani nelle decimazioni, solo perché osavano lamentarsi delle condizioni disumane in cui erano costretti. Nessuno ha ricordato che il 24 maggio è la memoria di un grande massacro causato dal capitalismo coperto idealmente dalle idiozie del falso nazionalismo. Un fiume umano di figli di contadini, operai e povera gente mandata al macello, mentre generali come Cadorna bivaccavano dando ordini cervellotici, e decimavano i soldati che cercavano di sfuggire alle condizioni disumane”.
“Fecero bene – sintetizza – Lenin e Trotsky, i rivoluzionari comunisti, socialisti e anarchici, italiani, austriaci e di altri paesi, a diffondere il boicottaggio di quella guerra criminale imperialista come delle altre”.

























