Il ruolo delle Regioni come porta di accesso allo Stato. Questo il punto saliente del discorso del governatore Frattura nel giorno della festa della Repubblica.
“Per festeggiare i 69 anni della nostra Repubblica – ha affermato – è giusto soffermarci su un passaggio del discorso del Presidente Sergio Mattarella. Una riflessione che ci riporta al significato quotidiano di Repubblica e Stato. Al dovere che hanno le istituzioni, ‘l’apparato pubblico’, di mostrare, nei fatti, “un’incisiva e inclusiva capacità di risposta ai disagi, alle fragilità e alle disuguaglianze” che cogliamo attorno a noi. Per onorare la nostra Repubblica, ci dice Mattarella, dobbiamo impegnarci per offrire servizi più rispondenti ai bisogni di cittadini e imprese: innovazione organizzativa, gestionale, tecnologica, semplificazione dell’azione pubblica. Che sia questa la via, nel nostro piccolo, ne siamo consapevoli. Richiamiamo il monito del nostro Capo dello Stato nella convinzione che sia reale e urgente. Necessario. La Repubblica Italiana non è solo altissima conquista di 69 anni fa, è un bene prezioso che ogni giorno si rinnova”.
“Senza partecipazione – ha ricordato ancora Frattura – la Repubblica soffre e forse soffre ancora di più la nostra che è nata con un referendum che si apriva al contributo di tutti. Ed è un valore che dobbiamo rispettare, recuperandolo. Tornando tutti, ciascuno con il proprio personale contributo, a vivere, a impegnarci, a lavorare per sperare nel domani migliore. Il cambiamento non è mai indolore, il cambiamento richiede collaborazione e fiducia. Le contrapposizioni tra i poteri dello Stato, le spaccature interne ai partiti, la caccia alle streghe, non ci danno la soluzione. Tantomeno la soluzione viene dai conti dei ragionieri. La nostra Italia, l’Italia che amiamo, di cui siamo orgogliosi, è l’Italia che si fonda sulla collaborazione, sulla solidarietà, sull’attenzione alle differenze. È l’Italia delle aperture, non delle chiusure. È l’Italia delle Regioni, indicate dalla Costituzione, che non si superano, negli aspetti negativi, cancellandole, ma favorendole nei processi di innovazione, semplificazione e condivisione di servizi e infrastrutture. Sono le Regioni la prima porta di accesso allo Stato. Negarlo significherebbe solo allungare le distanze”.

























signor prusodente si vada a riponnere per piacere