Il 5 luglio l’hanno cerchiato in rosso sul calendario. E’ il giorno in cui finirà la mobilità, poi partiranno le lettere di licenziamento per i 74 dipendenti della 3g Active. Una possibilità sempre più concreta, anche perché la partita sugli ammortizzatori sociali non è ancora conclusa. Tanti nodi sono emersi anche nel vertice che ieri mattina si è svolto in Prefettura a Campobasso, alla presenza dei rappresentanti della Regione (l’assessore al Lavoro Michele Petraroia e il dirigente Claudio Iocca) e dei sindacati. Che Acea non era presente è stato un dettaglio non da poco. La sua decisione di ritirare la commessa ha aperto la porta ai licenziamenti dei 74 lavoratori. La società è una municipalizzata della Regione Lazio e il capitale sociale è detenuto al 51% dal Comune di Roma, il cui commissariamento è sempre più probabile. E questo complica non poco la situazione.
“Il nostro primo obiettivo resta sempre lo stesso: il riconoscimento della cassa integrazione in deroga per garantire almeno una forma di sostentamento ai lavoratori”, ha sottolineato Gianni Avorgna (Fistel Cisl). Ma il percorso per il riconoscimento dell’ammortizzatore sociale è in salita: non ci sono certezze sui fondi regionali né sulla possibilità dei lavoratori di maturare i dodici mesi necessari per maturare la continuità di contribuzione. Le organizzazioni sindacali, perciò, hanno suggerito di allungare i tempi della mobilità non più al 5 luglio, ma al 5 novembre, chiedendo ad Acea di prorogare l’appalto di qualche mese. Ma si valuta anche di chiedere ad Acea di pagare le spettanze fino al 15 luglio, poi i lavoratori dovrebbero chiedere un’aspettativa non retribuita.
“Ci dovrebbero essere regole più chiare per il settore dei call center”, il commento di Nicolino Libertone (Ugl). “Noi dobbiamo sperare – ha aggiunto – che la pressione politica, sindacale e aziendale consenta di indurre Acea ad un ripensamento”.
La partita, dunque, si è spostata anche su un altro piano. Per questo, le diplomazie sono già al lavoro: il prefetto Francescopaolo Di Menna interesserà della vicenda la delegazione parlamentare e contatterà il Ministero. Invece, l’assessore Michele Petraroia contatterà il suo collega, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio. Da questo pressing si proverà a indurre Acea a fare un passo indietro e a confermare la commessa ritirata a 3g Active.
La settimana prossima si farà di nuovo il punto in un’altra riunione in Prefettura. Oggi, invece, dalle 10 alle 12, i sindacati hanno illustrato la situazione ai lavoratori in un’apposita assemblea in programma nella sede di via San Lorenzo a Campobasso. Ma spiragli all’orizzonte se ne intravedono davvero pochi.



























smentisco categoricamente di aver fatto questo commento. è un vero e proprio furto di identità. mi auguro che intervenga la polizia postale.