Udienza preliminare flash al tribunale di Campobasso per l’inchiesta denominata ‘sistema Iorio’.

Un difetto di notifica ad Angelo Percopo, uno dei 22 indagati dalla procura, ha fatto slittare l’udienza al 19 ottobre.

“La notifica al mio assistito non è stata effettuata”, ha precisato l’avvocato Giuseppe Fazio, difensore di Percopo.

In corso di udienza, è stata prospettata la possibilità di stralciare dal resto del procedimento la posizione dell’ex direttore dell’Asrem, ma Fazio si è opposto “perché – ha poi precisato – riteniamo utile che venga trattata unitariamente”.

Il rinvio è stato deciso anche in seguito alla richiesta dell’avvocato Arturo Messere, difensore dell’ex governatore Michele Iorio e di altri indagati, che ha chiesto tempo per esaminare la costituzione di parte civile avanzata da Regione Molise, Protezione Civile e Molise Acque.

Tra le cause dello slittamento all’autunno, anche la nomina avvenuta nelle ultime ore di alcuni nuovi avvocati da parte di diversi indagati.

Il gup Teresina Pepe ha così fissato una nuova udienza per dare il tempo necessario ai legali per esaminare la numerosissima documentazione agli atti della vicenda giudiziaria.

Tra gli indagati dell’inchiesta ci sono politici, imprenditori, giornalisti, editori e funzionari pubblici. Nell’unico fascicolo, che conta decine di migliaia di pagine, sono confluite vicende diverse che hanno come legame la figura dell’ex presidente della Regione, Michele Iorio. Figura attorno alla quale – secondo gli inquirenti – ruotava un sistema che portava la Regione, anche attraverso le partecipate, a finanziare parte della stampa, quella ritenuta ‘amica’.

Tra le ipotesi di reato avanzate dalla procura la corruzione, la concussione, l’abuso d’ufficio e il peculato.

 

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