La biodiversità, e in particolare le risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, rappresentano un’importanza strategica per la regione Molise, dove è ancora presente un preziosissimo patrimonio fatto di varietà e razze locali. In base all’ambito territoriale considerato, la perdita o la scomparsa definitiva della biodiversità è causata da aspetti diversi: da un lato dall’agricoltura più dinamica ed innovativa, nelle aree dove essa è particolarmente sviluppata e, dall’altro, dallo spopolamento demografico, che caratterizza principalmente le zone montane ed interne.
La consapevolezza che la perdita delle risorse genetiche non rappresenta di ‘per sé’ solo la scomparsa di materiale genetico, ma anche e soprattutto la lenta estinzione di un immenso patrimonio di informazioni legate alle colture tipiche e tradizionali, associate ai saperi ed ai sapori locali, ha fatto sì che l’Arsarp, e prima ancora l’Arsiam e l’Ersam, si attivasse con tutti gli strumenti a disposizione al fine di assicurarne la tutela, la conservazione e la valorizzazione.
In tale contesto, la Giunta Regionale ha affidato all’Agenzia un altro segmento della conoscenza della biodiversità molisana, quale quello del patrimonio zootecnico autoctono e del ruolo nella salvaguardia della biodiversità, nonché uno studio delle aree agricole incolte e abbandonate e dell’impatto sulla biodiversità.
Le attività e i risultati vengono presentati in un convegno dal titolo la Biodiversità agraria: quale futuro per il Molise?, organizzato dall’Arsarp per domani (23 luglio) a Campobasso dalle 9.


























