Con un intervento di assoluta emergenza il Consorzio di Bonifica di Termoli è intervenuto in soccorso delle aziende agricole del comprensorio di Montenero di Bisaccia e Mafalda, le cui coltivazioni rischiavano l’essiccamento a seguito della mancata erogazione dell’acqua per l’irrigazione, proveniente dalla diga di Chiauci, causata dalla rottura dell’adduttore principale, gestito dal Consorzio di Bonifica di Vasto.
“Si è proceduto – precisa Giorgio Manes, presidente del Consorzio di Bonifica di Termoli – ad effettuare un allaccio ‘volante’ tra le condotte provenienti dalla diga del Liscione e quelle del comprensorio di Montenero, in località Montebello. Questa manovra ha permesso di garantire un flusso idrico nella zona di Montebello, unica zona tecnicamente raggiungibile. Per questo ritengo doveroso rivolgere un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti del Consorzio di Bonifica di Termoli, che, coordinati dal direttore Emilio Prezioso, hanno lavorato con grande spirito di abnegazione e responsabilità, tutto il giorno e anche tutta la notte, per ideare e realizzare una soluzione tampone di estrema emergenza e precarietà, ma che sembra attenuare temporaneamente la drammatica difficoltà di gran parte delle aziende agricole del comprensorio. Siamo, inoltre, intervenuti con pressioni, coadiuvati anche dal Prefetto di Campobasso che abbiamo investito del problema, nei confronti del Consorzio di Bonifica Abruzzese Sud di Vasto, stigmatizzando la circostanza che i tempi dei lavori risultano insopportabili per le colture, ma anche proponendo eventuale supporto tecnico da parte nostra, ma la gestione delle strutture e delle operazioni resta abruzzese, e si sono impegnati a risolvere il problema entro domenica 26 luglio”.
Circa le lamentele di alcuni agricoltori di Campomarino per l’alternanza di fornitura dell’acqua per la irrigazione, il Consorzio di Bonifica di Termoli fa riferimento al fatto che l’impianto irriguo, in quell’area come nel resto del comprensorio consortile, sta lavorando al massimo della capacità tecnica di erogazione. I volumi di acqua distribuiti agli agricoltori sono pari ai volumi di acqua consegnati nelle vasche di accumulo degli impianti dalla società Molise Acque, che ha la gestione e programmazione dell’utilizzo delle disponibilità idriche per i vari usi, civile, irriguo ed altri.
“La carenza del flusso idrico è da imputare all’incremento esponenziale che ha subito la domanda di acqua, a seguito dell’anomalo andamento climatico, con temperature elevate e lungo periodo di siccità. Purtroppo, al fine di garantire un flusso idrico significativo ed egualmente ripartito, considerate le contingentate disponibilità di acqua fornite da Molise Acque, il Consorzio ha dovuto avviare una erogazione idrica a turni, gestita manualmente dal personale consortile, con impegni straordinari”, fanno sapere dal consorzio.

























