Oltre 500 precari della sanità il 31 dicembre resteranno senza lavoro. 150 medici, quasi 400 operatori. Personale senza il quale la sanità potrebbe collassare.
Il grido d’allarme arriva dall’Anaao Assomed, l’associazione dei medici dirigenti che ieri ha incontrato la stampa nella sala conferenze del Cardarelli di Campobasso per fare il punto sul riordino del settore.
Proposte e accuse. L’Anaao ritiene che l’unica scappatoia per non andare incontro a grossi disservizi sia quella di “prorogare i contratti dei precari così come avvenuto in altre regioni soggette al piano di rientro. Abruzzo e Campania le hanno ottenute”, ha tuonato il segretario dell’associazione, Giuseppe Attademo. “Senza i rinnovi – ha spiegato – la sanità va verso il blocco, non si potranno più garantire i servizi attuali, i livelli minimi di assistenza”.
Dalle proposte per tamponare l’emergenza, alle accuse il passo è stato breve. Per il consigliere nazionale Giovanni Pulella “il Molise si trova in questa situazione perché negli ultimi 20 anni è stato dissipato denaro pubblico o per meglio dire utilizzare per fini clientelari”.


























