Si aspetta un picco importante per questo weekend al Sud, fiduciosi che però potrebbe anche non arrivare. Se tutti rispettano le regole, si può evitare. Le raccomandazioni dell’Iss ieri sono andate ai contagiati da coronavirus in quarantena e ai loro diretti contatti, ma naturalmente va prioritariamente anche a chi è tornato dal Nord una settimana fa.
Se speri per il meglio, preparati al peggio: lo sostenevano i Romani ed è una massima fondamentale nella gestione di questa emergenza sanitaria senza precedenti.
Ieri sera a Palazzo Vitale il punto nella riunione dell’unità di crisi istituita dal governatore Donato Toma. Che, fra le altre misure in itinere, ha anche dato disposizione al direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano di richiedere il farmaco anti artrite utilizzato al Pascale di Napoli e che ha prodotto miglioramenti nei primi pazienti di covid-19. Messo a disposizione dalla Roche delle Regioni che volessero sperimentarlo, dunque, anche in Molise sarà presto possibile usarlo. L’Aifa, ha detto ieri il presidente dell’Iss Brusaferro, avvierà la sperimentazione ufficiale.
IL BILANCIO: CONTAGI FERMI A 17, SI AGGRAVA L’82ENNE
Dei tamponi effettuati e processati ieri, in tempo utile per il bilancio della Protezione civile nazionale e comunque fino alle 21 del 13 marzo, nessuno ha evidenziato positività al coronavirus. Restano 17 al momento i contagi: 3 persone sono ricoverate in Terapia intensiva, due in condizioni stabili mentre l’82enne si sarebbe aggravato, 5 invece in Malattie infettive e 9 sono in isolamento domiciliare e seguiti dai medici Asrem.
IL PIANO DI GUERRA: REPARTI DI MEDICINA A LARINO E VENAFRO PER FARE SPAZIO ALLE TERAPIE INTENSIVE NEGLI ALTRI OSPEDALI. IL CARACCIOLO DI AGNONE SARÀ POTENZIATO
Pronti allo scenario peggiore, con la speranza di essere smentiti: lavorano con questo spirito le autorità regionali del Molise, autorità sanitarie e di Protezione civile. All’interno del Cardarelli sono già in corso le operazioni per liberare spazio e aumentare le postazioni di Terapia intensiva e sub intensiva. Il piano ‘di guerra’ definito dall’unità di crisi insediata a Palazzo Vitale, dove si riunisce ogni giorno alle 19, prevede – in base all’evolversi della situazione – lo spostamento dei reparti di Medicina generale e dei rispettivi pazienti di Cardarelli, Veneziale e San Timoteo negli attuali ospedali di comunità di Larino e Venafro. Sempre per aumentare lo spazio per le Rianimazioni. Oltre ai macchinari già in dotazione, stanno arrivando i ventilatori donati da La Molisana e Gruppo Morelli e arriveranno anche quelli richiesti alla Protezione civile nazionale (30). Nello scenario peggiore, in base alle stime, in Molise potrebbero servire 70-80 posti di Terapia intensiva per la cura di covid-19.
EMERGENZA MASCHERINE
Introvabili. E ora che si può uscire solo per comprare lo stretto necessario o per andare al lavoro, farlo senza una mascherina diventa preoccupante. La Protezione civile continua l’approvvigionamento attraverso le richieste al dipartimento nazionale e propri fornitori. Ma negli ultimi due giorni è riuscita a reperire solo quelle chirurgiche, circa 10mila. Sono andate prioritariamente ai canali sanitari.
AMBULATORI FERMI FINO AL 3 APRILE: SOLO URGENZE, ONCOLOGICHE E NON, E DIALISI. GARANTITE LE RIABILITAZIONI DOMICILIARI
L’Asrem ha prorogato lo stop di tutte le prestazioni ambulatoriali, comprese quelle in intramoenia, nelle strutture pubbliche e private convenzionate fino al 3 aprile. L’obiettivo è limitare lo spostamento dei pazienti sul territorio per ridurre il rischio di contagio. Saranno assicurate solo quelle urgenti, le dialisi e le prestazioni indifferibili per gli oncologici. Le prestazioni domiciliari di riabilitazione continueranno ad essere erogate nel pieno rispetto delle norme di sicurezza ministeriali attraverso i dispositivi di protezione.
Lo stesso vale per le attività di laboratori.
TERAPIA INTENSIVA: 3 VENTILATORI DAL GRUPPO MORELLI
Il Gruppo Morelli (Centrum Palace e Armafer) ha donato al Cardarelli di Campobasso tre apparecchi di ventilazione polmonare per integrare la dotazione di macchinari. Ne ha dato notizia Rino Morelli, che è anche presidente della sezione Trasporti e turismo di Confindustria Molise. «Una iniziativa del genere non certo per una esigenza di visibilità che non appartiene al nostro Gruppo; ma solo per dare un concreto, immediato, supporto a chi, per la salute di tutti i molisani, sta combattendo una immane lotta contro un virus che ha messo in ginocchio l’intero Paese», così Morelli. Un aiuto concreto con l’auspicio, prosegue, «che tanti altri amici imprenditori vogliano seguirci prendendo iniziative simili in modo da incrementare la dotazione di una ospedalità pubblica troppo spesso criticata, vessata, ma sempre lodevolmente in prima linea, con professionalità e spirito di abnegazione, nei momenti di necessità».
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