Aumentano i guariti, dimezzato il carico sulla terapia intensiva del Cardarelli rispetto solo a qualche giorno fa (4 i ricoverati ieri, venerdì erano 8). Altri due tamponi, dei 200 circa eseguiti e processati in 24 ore, sono risultati positivi: il primo caso di Larino e il secondo di Campochiaro.
Covid-19 sembra arrestare la sua corsa, incoraggianti i dati a livello nazionale – con il record di oltre 2mila guariti ieri – e anche a livello locale si registra il terzo giorno consecutivo con un contagio stabile o comunque assai contenuto. Terzo giorno senza vittime, inoltre. Il numero dei decessi è fermo a 13.
Il dg Asrem: la guardia deve restare alta
Nonostante i numeri permettano al Cardarelli di tirare il fiato, l’emergenza è pienamente in atto. «Le curve ci fanno ritenere che non si sia raggiunto il picco, la situazione non è in fase di regressione – ha detto il direttore dell’Asrem Oreste Florenzano in un’intervista video al Quotidiano del Molise online – E anche quando saremo in fase discendente, dobbiamo continuare a fare sacrifici e mantenere la guardia alta perché non c’è al momento una terapia. Con il ricovero noi possiamo solo fornire assistenza medica a chi comincia ad accusare i sintomi più gravi».
Giovedì santo davanti al Cardarelli
Un giorno importante, oggi, per i riti della Pasqua. Nessuna deroga, però. Il distanziamento sociale è ancora l’arma più importante contro il coronavirus. La direzione Asrem ha organizzato perciò insieme alla curia di Campobasso una cerimonia importante. L’arcivescovo Giancarlo Bregantini officerà la messa, da solo, nel parcheggio del Cardarelli. Con l’altoparlante perché il messaggio di fede arrivi ai malati e ai tanti operatori sanitari in prima linea nella lotta al Covid-19.

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