In collaborazione con i due Iacp di Campobasso e Isernia, la Regione ha adottato misure a sostegno delle famiglie meno abbienti.
In particolare, sono stati bloccati gli sfratti esecutivi a carico degli assegnatari di alloggi Iacp per tutta la durata dell’emergenza sanitaria: si garantisce così a tutti un alloggio sicuro, un posto al chiuso, prezioso quanto mai in questo momento in cui stare a casa è l’unica possibilità per sconfiggere la pandemia. Rinviate al 30 giugno, inoltre, le scadenze dei pagamenti dei mesi di aprile e maggio, senza alcuna maggiorazione: con decreti del commissario Iacp adottati nei giorni scorsi, è stato garantito agli inquilini di poter versare questi due canoni entro giugno, senza incorrere in alcun maggiore esborso di somme.
Infine, un aiuto per tutte le famiglie in difficoltà (non solo rivolta agli inquilini Iacp) è il rimborso del canone di locazione e di altre spese riferite alla casa, una misura che viene attuata tramite i Comuni, destinatari di contributi da parte della Regione per sostenere appunto le famiglie meno abbienti.
«Stiamo lavorando a pieno ritmo, da casa, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione alternativi alla presenza in Regione: l’emergenza che stiamo vivendo tutti non ci consente di abbassare la guardia, siamo reattivi a 360 gradi per cercare di sostenere la popolazione molisana da tutti i punti di vista.
Le emergenze sono tante – commenta l’assessore Roberto Di Baggio – e coinvolgono tanti settori, ma lavorando ogni giorno e con la giusta determinazione, con le giuste sinergie, con la collaborazione tra enti, davvero “nessuno sarà lasciato solo”: questa del difficile rapporto di alcune famiglie con i costi della casa era una delle priorità e, sempre nel solco della legge e delle procedure, siamo riusciti a dare un segnale concreto di sostegno e di vicinanza alle famiglie.
Dobbiamo resistere, restare uniti e impegnarci fattivamente, ciascuno come può, per arginare fenomeni di disagio sociale e di difficile convivenza civile, senza sprecare energie per polemiche sterili che non portano a niente. Andrà tutto bene – conclude – non è e non deve restare solo uno slogan: sta a noi far sì che ciò avvenga, per tutti noi e per la nostra amata regione».

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