Per l’Italia si profila nel primo semestre 2020 «un calo dell’attività economica di intensità eccezionale, mai registrato nella storia della Repubblica». Una riduzione cumulativa del Pil del 15%, secondo la stima dell’Ufficio parlamentare di bilancio. «Nell’ipotesi di un regresso dell’epidemia l’attività tornerebbe ad espandersi nel trimestre estivo».
Una crisi, che ha fortissime ripercussioni anche sulla richiesta di ammortizzatori sociali. Per la sola cassa ordinaria, si stima un numero complessivo di ore autorizzate anche triplo rispetto ai valori massimi storicamente osservati su base mensile dalla crisi finanziaria del 2009.
E, ovviamente, anche per il Molise questo anno si annuncia come ‘orribilis’. Saldo negativo per le imprese nel primo trimestre 2020 che conferma il trend negativo registrato in tutta Italia. È quanto emerge dal report ‘Movimprese’ diffuso dalla Camera di commercio del Molise.
La base produttiva, su un totale di 35.133 imprese, si riduce di 330 unità, con 865 cessazioni a fronte di 535 nuove iscrizioni, al netto delle cessazioni d’ufficio. «È il dato peggiore degli ultimi 7 anni – osserva la Cciaa – rispetto allo stesso arco temporale. Il rapporto nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo di quest’anno risente sicuramente del peso delle limitazioni relative all’emergenza sanitaria Covid-19 e va ad appesantire un dato di fine anno fisiologicamente legato al maggior numero di chiusure dell’anno». Per quanto riguarda il dettaglio provinciale i dati fanno rilevare un andamento differenziato tra le due province in termini di tasso di crescita nel trimestre: Campobasso rileva un tasso pari a -0,87%, Isernia -1,09%. A livello settoriale i saldi mostrano tutti una tendenza al negativo, in linea con l’andamento rilevato già in passato. La maggiore riduzione in termini assoluti si ha per le attività manifatturiere e quelle di servizi, per entrambi i settori il saldo è -28, e per le costruzioni (-27). Il primo trimestre 2020 registra anche un tasso di decrescita per quasi tutte le forme giuridiche con l’eccezione, non nuova, delle società di capitale, che presenta un saldo positivo con l’iscrizione di 167 imprese in più e un tasso di crescita del +1,16%.

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