La scuola si fa a scuola, la didattica a distanza non può che essere considerata una “didattica dell’emergenza”. Parte da questa premessa la Cgil per fare un appello alla politica affinché vengano garantite condizioni di sicurezza ai lavoratori e agli studenti che stanno continuando a frequentare le lezioni in presenza e sono alle prese con enormi problemi e criticità di ogni genere: quarantena, sospensione ripetuta della didattica, difficoltà nel tracciamento e nell’esecuzione dei tamponi, protocolli di sicurezza ormai superati e dispositivi di protezione talvolta inadeguati.
Dalle decine di assemblee che la Flc Cgil sta tenendo in tutte le scuole e dalla diretta voce degli addetti ai lavori arriva infatti la richiesta di poter svolgere la propria attività in presenza e in sicurezza, con misure chiare e tempestive.
Ecco quindi cosa si chiede: celerità nell’eseguire tamponi molecolari o rapidi, con una corsia preferenziale per docenti, personale ata e studenti; screening periodici tra il personale e gli studenti e condivisione dei dati sui contagi nelle scuole; implementazione dei servizi di medicina sul territorio e migliore collegamento con l’Asrem; disponibilità di tutti i dispositivi di sicurezza necessari (compreso mascherine FFp2 almeno per l’Infanzia);aggiornamento immediato e continuo dell’ormai superato protocollo nazionale, sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione e dai sindacati il 6 agosto scorso.
A gennaio ripartirà anche la didattica in presenza per le superiori. Ma prima di pensare a riapertura – dicono Paolo De Socio e Pino La Fratta, rispettivamente segretario di Cgil e di Flai Cgil – è necessario adoperarsi concretamente per risolvere il problema dei trasporti, che in questa fase rappresenta uno snodo fondamentale.
Un sistema che in Molise – questa la denuncia del sindacato – non è stato affatto rafforzato. «Ad oggi, a differenza delle altre Regioni, nessun autobus aggiuntivo è stato previsto per rafforzare i servizi del Trasporto Pubblico Locale, e continua a mancare qualsiasi fattiva interlocuzione con le Istituzioni scolastiche e con il tavolo regionale costituito presso l’Usr per concordare eventuali scaglionamenti degli ingressi e orari differenziati, onde consentire una riapertura in sicurezza».
La richiesta della Cgil è di intervenire subito impiegando le risorse nazionale (e che in Molise non ci risultano utilizzate dice il sindacato) per favorire la costituzione di un trasporto scolastico dedicato, che possa rendere sicuro il tragitto di migliaia di studenti, evitando che diventi invece una delle principali cause di trasmissione del contagio. Basta insomma con il teatrino dell’auto celebrazione e del rimpallo di responsabilità da parte dei diversi soggetti preposti, in un contesto che rischia di diventare drammatico e nel quale il dialogo reale e costruttivo con il sindacato e con le parti sociali è stato praticamente annullato.

























