Irritati perché il decreto sull’Italia che torna di fatto quasi zona rossa in tre giorni cruciali (Natale, Santo Stefano e Capodanno) è stato approvato senza alcun coinvolgimento dei territori.
Ma quella di ieri è stata una giornata triste sul fronte dei morti col record dall’inizio della pandemia: 993. Numeri che silenziano le polemiche. Al termine della Conferenza Stato-Regioni sul nuovo dpmc è intervenuto anche il premier Conte. «Ha preso impegni su una cosa che ritengo molto importante per le regioni che come la nostra sono costituite prevalentemente da piccoli centri dove vivono molti anziani soli: specificare cioè una deroga per stato di necessità per chi si reca al pranzo di Natale con l’anziano genitore, che non è giusto rimanga solo, in un piccolo centro», spiega il governatore Toma dopo la riunione. Soddisfatto per aver strappato il sì alla deroga al divieto di spostamento per i piccoli Comuni.
In serata il presidente del Consiglio illustra le misure del dpcm (sintetizzate nell’infografica riprodotta in pagia da Repubblica.it) in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni» del Natale e Capodanno, dice. Invoca cautela, «essenziale per proteggere i nostri cari, in particolare i più anziani».E aggiunge: «Ci saranno ulteriori restrizioni nel periodo 21 dicembre – 6 gennaio. Vietati tutti gli spostamenti tra Regioni anche per raggiungere le seconde case». La strada per uscire dalla pandemia, spiega, è ancora lunga e dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio e non essere meno violenta della prima ondata».
Alla fine, considerando che proprio nella settimana sotto osservazione nel monitoraggio che verrà reso noto oggi per il Molise si è accesa la spia di allerta delle terapie intensive per il superamento della soglia limite, il presidente Toma commentando il ‘giallo rafforzato’, come lo ha chiamato il premier, o arancione per tutti dice: «Non ci fa male la stretta natalizia».

 

NON SI PUÒ

 

COPRIFUOCO

A Capodanno il coprifuoco è prolungato fino alle 7 del mattino (negli altri giorni fino alle 5)

 

SPOSTAMENTI

Divieto di mobilità tra Regioni. Il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio anche fra Comuni

 

CROCIERE

Sono sospese dal 21 dicembre fino alla Befana

 

CENONE

Chiusi i ristoranti degli alberghi a Capodanno: si cena solo in camera

 

CINEMA E TEATRI

Resteranno chiusi per tutte le festività

 

PISTE DA SCI

Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio

 

UN PO’ SÌ UN PO’ NO

 

RISTORANTI

Sempre aperti a pranzo: al tavolo non più di quattro persone

 

SCUOLA

Dal 7 gennaio le superiori tornano in presenza ma fino al 50%

 

PRANZO E CENA DI NATALE

La raccomandazione è di festeggiare solo con familiari conviventi

 

VIAGGI

Per chi torna da un viaggio all’estero resta la quarantena di 14 giorni

 

SECONDE CASE

Si può raggiungere la seconda casa solo se si trova nella stessa Regione

 

 

SI PUÒ FARE

 

CIBO DA ASPORTO

Consegna a domicilio e asporto fino alle 22

 

ANZIANI

Non si potranno incontrare i nonni che vivono in Regioni o Comuni diversi dal proprio

 

SPORT

Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”

 

MESSE

Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno anticipate alle 20

 

SHOPPING

Fino all’Epifania negozi aperti fino alle 21. Centri commerciali chiusi nei weekend

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