Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla. Lo prevede una delle tre nuove ordinanze del ministro della Salute che saranno in vigore da domani, 6 dicembre. Rinnovate, inoltre, le misure restrittive vigenti relative ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte.
Piemonte e Lombardia restano arancioni come dalla scorsa settimana. In fascia arancione restano anche Calabria e Basilicata. L’Abruzzo rimane in fascia rossa. Campania, Toscana, Valle d’Aosta e Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
Il Molise, anche se nell’ultimo monitoraggio pubblicato ieri ha l’indice Rt più alto d’Italia (1.38 contro la media di 0.91), rimane in area gialla. Segnalato, per la settimana fino al 29 dicembre (ma con dati dei ricoveri aggiornati al 2 dicembre), il superamento della soglia del 30% dell’occupazione delle terapie intensive (38%). In linea generale, la regione resta classificata a rischio moderato pur se con probabilità elevata di arrivare a rischio alto.
L’Italia si sta lentamente ‘decolorando’, ha affermato il presidente dell’Iss Brusaferro nella conferenza sui dati del monitoraggio. «L’Italia ha ancora valori piuttosto elevati di incidenza, quindi il trend è decrescente ma il numero di nuovi casi quotidiani è ancora importante», ha aggiunto. «Per l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica la curva comincia a flettersi – ancora Brusaferro -. Tuttavia ancora siamo sopra la soglia di emergenza anche se la curva si è appiattita, quindi c’è la necessità di dilazionare gli interventi programmati».
L’obiettivo è portare tutte le regioni sotto 1 per quanto riguarda l’indice Rt (cinque, compreso il Molise, sono sopra).
«È necessario continuare a tenere comportamenti prudenti: evitare aggregazioni, distanziamento sociale, lavaggio frequente delle mani e la mascherina anche in previsione delle prossime feste», ha sottolineato il dg Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.

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