Se l’indice Rt si mantenesse invariato, l’auspicio è ovviamente che scenda dal valore di 1.38 che è al momento il più alto d’Italia, al 1 gennaio 2021 il Molise sarebbe la regione con la probabilità più alta di avere un sovraccarico sulle terapie intensive: il 75% di possibilità. Tasso che scende al 55% per i posti letto di area medica e che vede in questo caso un altro territorio con lo stesso rischio: la Provincia di Trento.
Detta più semplicemente, a guardare il colore delle linee che contraddistinguono il Molise nelle proiezioni di occupazione dei posti elaborate dall’Iss nel monitoraggio del 4 dicembre (con dati aggiornati al 2 dicembre) viene da pensare che se l’Rt non si abbassa a gennaio saremo ancora inguaiati.
Friuli, Molise e Puglia sono anche le sole tre regioni in cui i casi sono in aumento – in controtendenza con la media nazionale – nel periodo che va dal 16 al 29 novembre rispetto alle due settimane precedenti. Numerosi poi gli altri spunti che emergono dal report presentato venerdì dal presidente Iss Brusaferro e dal capo della Prevenzione del ministero della Salute Rezza.
Quello che però riguarda il peso sui servizi ospedalieri è particolarmente sentito e importante. Intanto perché è un dato collegato all’indice di trasmissibilità: più casi significano una percentuale maggiore di persone che finiscono in area medica e in rianimazione. In secondo luogo perché è il rischio di saturazione è valutato tenendo conto dei posti letto attivabili nel periodo della stima: da qui al 1 gennaio quindi. Un range temporale in cui, per quanto riguarda le terapie intensive, sono disponibili 34 letti totali (fra pubblico e privato) di cui 12 dedicati al Covid. Non sono invece attivabili ancora quelli previsti nell’hub che sarà realizzato nell’ex hospice del Cardarelli non prima di marzo. Un periodo, insomma, in cui per aumentare la dotazione su cui fare affidamento per impegnare (il meno possibile) le rianimazioni c’è solo la strada indicata dall’ultima ordinanza del presidente Toma: accreditare nel servizio sanitario nazionale altri posti del Neuromed e del Gemelli. Strada tecnicamente non rapida. E politicamente, per quanto la politica in emergenza debba obiettivamente cedere il passo, piena di insidie e polemiche.
Tornando all’inizio del ragionamento, quindi, le ragioni della stretta in arrivo a partire da mercoledì che punta anche a ridurre l’indice Rt in Molise stanno anche in quella slide mostrata e commentata venerdì da Brusaferro, in cui mentre in quasi tutta Italia il rischio di sovraccarico degli ospedali degrada al rassicurante colore grigio, mostrando una capacità di resilienza recuperata in quasi tutte le regioni, in Molise invece si tinge troppo a lungo di rosso. Terra resiliente per eccellenza, l’eccezione in questo momento è rappresentata proprio dalla sua sanità.
rita iacobucci

























