Illustrato ieri pomeriggio dal commissario per l’emergenza Arcuri in un incontro fra governo e Regioni, il piano strategico per il vaccino Covid è stato preparato con le indicazioni di governo, Iss, Aifa e Agenas.
Per sfruttare l’effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari (sia del pubblico sia del privato) in prima linea, che hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili; ospiti e personale di rsa; persone di età avanzata. Le priorità potrebbero cambiare sostanzialmente se i primi vaccini disponibili non fossero considerati efficaci per gli anziani. In totale, 1.9 milioni di persone in tutta Italia saranno vaccinate nella prima fase, in Molise 10.853.
Gli aspetti relativi a logistica, catena di approvvigionamento, stoccaggio e trasporto dei vaccini saranno di competenza della struttura di Arcuri. Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard (tra i 2° e gli 8°) si adotterà un modello di distribuzione “hub and spoke”, con un sito nazionale di stoccaggio, l’aeroporto di Pratica di Mare, e una serie di siti territoriali di secondo livello. Quanto, invece, ai vaccini che necessitano di catena del freddo estrema, verranno consegnati direttamente dall’azienda produttrice presso 300 punti vaccinali, che sono stati condivisi con le Regioni. In Molise, si tratta dei laboratori del Neuromed e di quelli dell’Unimol.
Nella fase iniziale della campagna si prevede una gestione centralizzata della vaccinazione con l’identificazione di siti ospedalieri o peri-ospedalieri e l’impiego di unità mobili destinate alla vaccinazione delle persone impossibilitate a raggiungere i punti di vaccinazione. Il personale delle unità vaccinali sarà costituito da un numero flessibile di medici, infermieri, assistenti sanitari, Oss e personale amministrativo di supporto: la stima del fabbisogno al momento è di 20mila unità. Sarà pubblicato un avviso, dal ministero dell’Università, per raccogliere manifestazioni di disponibilità nell’ambito delle scuole di specializzazione.
Con l’aumentare della disponibilità dei vaccini, a livello territoriale potranno essere realizzate campagne su larga scala (walk-in) per la popolazione presso centri vaccinali organizzati ad hoc e, in fase avanzata, accanto all’utilizzo delle unità mobili, il modello organizzativo vedrà via via una maggiore articolazione sul territorio, seguendo sempre più la normale filiera tradizionale, incluso il coinvolgimento degli ambulatori vaccinali territoriali, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, della sanità militare, e dei medici competenti delle aziende.

























