Convinti che l’Asrem dovesse informarli del passaggio di cantiere che ha compiuto con l’adesione alla convenzione Consip con Siram Spa per la manutenzione di ospedali e poliambulatori del Molise e preoccupati che lunedì, giorno previsto per il passaggio, si possano creare disservizi nei vari ‘cantieri’ in questione. Per questi motivi i sindacati hanno scritto al direttore dell’azienda sanitaria Florenzano e al prefetto di Campobasso.
La nota – firmata dalle categorie degli edili della Triplice – è stata inviata ieri. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil stanno monitorando la situazione da quando la notizia è diventata pubblica finendo sui giornali. Per la delibera del 26 novembre scorso e dei successi passaggi – la comunicazione del 10 dicembre da parte di Asrem alle ditte molisane che si occupano della manutenzione che dal 21 dicembre sarebbero state sostituite da Siram (gruppo Veolia) – non hanno ricevuto alcuna informativa da via Petrella. E d’altro canto il dg Florenzano lo ha confermato e motivato a Primo Piano: abbiamo seguito, ha detto in sintesi, le regole degli appalti.
I sindacati non la pensano così e gli hanno inviato una sorta di diffida, pronti ad andare avanti se lo riterranno necessario. Intanto, chiedono un incontro urgente per conoscere le modalità del cambio di appalto. Anche perché il tema più concreto che si pone è se entro il 21 dicembre, cioè fra tre giorni, Siram subentrerà nella manutenzione degli ospedali molisani con manodopera molisana, quella che se ne è occupata fin qui e quindi conosce gli impianti, o con operai che arrivano da fuori regione. A un primo irrigidimento delle ditte locali coinvolte infatti (che non erano e pare non siano ancora affatto propense a cedere un pezzo della loro manodopera formata) si è affiancato il fattore tempo: per formalizzare i passaggi ci sarebbe solo la giornata di oggi.
Sembra che ieri, per la prima volta, ci sia stato un incontro su questa vicenda: fra un rappresentante della divisione centro sud della Siram che si occuperà concretamente dell’appalto molisano e le aziende locali che devono cedere il passo. L’intento sarebbe stato di capire se e in che modo si possa riuscire a tenere queste ultime nella commessa: hanno il know how, operai che sanno dove mettere le mani in impianti ed edifici non certo di ultima generazione e quindi assai complicati da gestire per chi non li conosce. Tutto questo, in piena pandemia, è un problema che evidentemente anche la multinazionale si pone.
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