‘Uniforme’ diversa, ma la divisa è unica: quest’anno è la divisa della lotta con impegno e coraggio contro il Covid. Le forze di polizia hanno scelto un giorno simbolico, l’8 marzo che celebra la festa della donna, per ringraziare le operatrici sanitarie con una sentita ed emozionante cerimonia nel piazzale davanti al Cardarelli.
Il capo di gabinetto della Questura di Campobasso Maria Pia Sabelli ha reso un omaggio floreale alla coordinatrice delle professioni infermieristiche Antonietta Licianci per esprimere l’assoluta vicinanza della cittadinanza a tutte le donne che, direttamente o indirettamente, stanno fronteggiando l’epidemia e stanno cercando di far uscire l’Italia da uno dei momenti più bui della sua storia.
«In questa giornata siamo tutte impegnate su fronti diversi ma con un obbiettivo comune: serrare i ranghi ed essere uniti nel fronteggiare l’emergenza – ha affermato Sabelli – Questa è una lotta da combattere e vincere insieme. Vogliamo rendere omaggio a tutte quelle donne che stanno combattendo contro un nemico invisibile, a tutte quelle donne che, con tutte le difficoltà del caso, stanno lavorando con professionalità e dedizione per assicurare un futuro migliore».
Visibilmente commossa, Antonietta Licianci ha ringraziato i presenti per la vicinanza espressa nei confronti di tutte le operatrici sanitarie. «A nome di tutto il Cardarelli e di tutte le donne che nel corso dell’ultimo anno hanno contribuito a portare avanti l’ospedale con energia, etica, forza e morale, vi ringraziamo. Abbiamo sempre sentito la vostra vicinanza – ha commentato la coordinatrice infermieristica – non solo nella giornata di oggi. Ogni qual volta abbiamo avuto bisogno di aiuto ci siamo rivolti alle forze dell’ordine, sempre presenti e professionali».
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal questore Giancarlo Conticchio. «La pandemia – ha detto – ci ha unito e ci ha fatto vedere cosa significa sacrificio. In questa giornata abbiamo voluto rendere omaggio e ringraziare le donne che lavorano nella sanità e le donne delle forze armate».
Pierpaolo Pigliacelli, prefetto vicario di Campobasso, infine ha parlato di «riconoscimento bello e dovuto. La Prefettura è sempre presente sul territorio e deve dare un segnale di coesione e lavoro sinergico. Ci sono ancora molte cose da fare – ha concluso – per dare un senso di maggiore serenità».

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