Con le ordinanze del ministro della Salute passano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise.
Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto approvato ieri dal Cdm, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Resta in bilico la Basilicata sulla quale è in corso una verifica dei dati da parte del Ministero, mentre la Sardegna resta in area bianca.
Il nuovo esecutivo ha varato la stretta in una giornata in cui i positivi sfiorano i 27mila e le vittime sono ancora un numero impressionante, 380, con i contagiati dal coronavirus registrati che tornano a superare il mezzo milione di persone. Due mesi di varianti hanno portato la curva a impennarsi e la stretta si propone di mitigare l’epidemia e favorire la campagna vaccinale di massa. ‘Zona rossa Italia’ quindi il 3, 4 e 5 aprile – comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre fino al 2 e di nuovo il 6 tutte le (poche) Regioni gialle passeranno automaticamente in arancione.
In vigore da lunedì 15 marzo, e fino al 6 aprile, il provvedimento copre le festività pasquali in maniera simile a quanto fece l’esecutivo Conte con quelle di Natale.
I dati del monitoraggio settimanale Iss confermano la necessità di restrizioni. Tutte le Regioni e tranne sette, ha avvisato l’Iss, hanno riportato allerte di resilienza, cioè capacità ridotte di reazione all’aumento dei contagi. Cresce il numero dei ricoverati nelle terapie intensive e delle Regioni che superano la soglia critica.
In Molise l’Rt è sceso: 1.07 quello puntuale, 0.83 quello minimo. Così l’incidenza (157,73) La valutazione di impatto è alta e i tassi di occupazione 67% per la rianimazione e il 45 per l’area medica. Lievi miglioramenti, nell’indice di trasmissibilità soprattutto. Ma la Regione resta in zona rossa. «Ho sentito il ministro Speranza – spiega il governatore Donato Toma – e abbiamo condiviso che sia opportuno consolidare i lievi miglioramenti con almeno un’altra settimana in zona rossa. Poi valuteremo l’andamento anche in base ai contenuti del nuovo decreto».

























