L’ordinanza del ministro Speranza di sabato scorso rinnova la zona rossa in Molise per altri 15 giorni. Ma l’ultimo dei ‘visto’ prima del dispositivo chiarisce anche «ferma restando la possibilità di una nuova classificazione».
I dati del monitoraggio settimanale Iss, anticipati ai presidenti delle Regioni per la verifica prima della validazione, vedono indicatori importanti in miglioramento per la nostra regione. Se l’occupazione dei letti in area medica e critica scende ma resta sopra le rispettive soglie (del 40% e del 30%), è l’indice Rt a fare ben sperare e a indicare anche che le misure di contenimento adottate, appunto la zona rossa da ormai tre settimane, hanno prodotto probabilmente gli effetti sperati.
L’indice puntuale sotto 1, nella settimana dall’8 marzo, potrebbe riportare la regione in arancione.
Una decisione del genere, però, non è a cuor leggero. Né per il ministero della Salute né per Palazzo Vitale.
«Voglio capire, confrontandomi col ministro Speranza, quale sia la soluzione migliore in questo momento e tenendo presente naturalmente le esigenze prioritarie di salute, quelle economiche nonché le misure che sono state introdotte con l’ultimo provvedimento del governo che riguarda anche il periodo di Pasqua», spiega il governatore Donato Toma.
Quindi, gli scenari possibili: ancora una settimana di rosso, il ritorno in arancione oppure arancione ‘rafforzato’ con aree rosse chirurgiche, restrizioni maggiori cioè in quelle parti di territorio dove il rischio è più alto. Ieri sera un vertice con il ministro della Salute, oggi la definizione della decisione.


























