Un incidente sul lavoro è accaduto, nella serata di lunedì, presso la sede di una attività alle porte di Agnone. Per cause in fase di accertamento da parte dei Carabinieri della locale compagnia e del Nucleo ispettorato del lavoro di Isernia, un operaio è finito sotto un componente di una bisarca, mentre stava eseguendo delle operazioni.
L’uomo è stato prontamente soccorso dagli altri lavoratori presenti, ma è rimasto incastrato sotto un pesante pezzo metallico. Per riuscire ad estrarlo in sicurezza si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone, intervenuti in pochi minuti.
Coordinati dal caporeparto Angelo Di Pietro, i Vigili del fuoco, operando con professionalità, perizia e competenza, hanno rapidamente disincastrato il ferito consegnandolo poi alle cure del personale del 118 intervenuto. In quel momento la postazione 118 dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone era già fuori per servizio su un’altra emergenza a Pescolanciano e dunque si è reso necessario l’invio sul posto di un secondo equipaggio medicalizzato proveniente da Trivento.
L’ambulanza ha impiegato almeno tre quarti d’ora prima di arrivare ad Agnone, dalla sede triventina, sul luogo dell’incidente.
Stabilizzato e preso in carico il paziente, l’equipaggio del 118 è ripartito alla volta dell’ospedale “Cardarelli” di Campobasso dove quindi è arrivato almeno dopo due ore e mezza dalla richiesta di primo soccorso, ben oltre il termine massimo ipotizzato e previsto dalla legge in materia. Una tempistica che ha rischiato di compromettere l’esito dell’operazione, atteso che si trattava appunto di un codice rosso, con la concreta possibilità di perdere il paziente.
L’invio sul posto di un’eliambulanza avrebbe sicuramente accelerato i tempi, ma in Molise non si comprende se quel servizio esiste oppure no, come anche una sinergia operativa con il confinante Abruzzo.
Dall’ospedale di Castel di Sangro o meglio ancora dal distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino, l’ambulanza medicalizzata avrebbe raggiunto il paziente, lo avrebbe stabilizzato e successivamente trasferito presso il primo pronto soccorso utile in almeno metà del tempo impiegato dal 118 di Trivento. Ipotesi operativa che non si è potuta concretizzare perché non sono in essere i famosi “accordi di confine” in materia sanitaria tra l’Abruzzo e il Molise e dunque in caso di emergenza urgenza, anche se di codice rosso, quindi con il paziente a rischio decesso, equipaggi e professionisti a portata di mano, appena al di là del confine amministrativo, non possono intervenire neanche per salvare vite umane.
Tornando all’incidente di Agnone, il ferito ha riportato traumi da schiacciamento all’addome e le sue condizioni, secondo quanto trapelato, sarebbero state giudicate piuttosto critiche, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita. L’uomo, un 35enne, di nazionalità egiziana, è tuttora ricoverato in Rianimazione presso l’ospedale di Campobasso. Dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico e comunque la prognosi resta riservata.
Intanto i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, insieme ai colleghi della compagnia di Agnone, hanno avviato le indagini e gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Gli altri lavoratori presenti al momento dell’incidente sono stati sentiti a sommarie informazioni testimoniali presso la locale caserma.

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