Un fiume di fuoco ha attraversato Agnone sabato pomeriggio fino a sera per invocare protezione, portare purificazione e rigenerazione bruciando il male dell’anno che sta per finire e aprendosi al nuovo con i migliori auspici.
Ancora un successo per la cittadina altamolisana che ha riproposto l’antico rito di passaggio delle popolazioni italiche con la Festa dei Fuochi Rituali del Molise.
A partire dalle 17 di sabato, 26 delegazioni provenienti da Abruzzo, Toscana, Puglia e dal resto del Molise hanno sfilato con faglie, torce e ndocce per la quarta edizione dell’evento voluto dal comune di Agnone per creare una rete di paesi e arrivare al riconoscimento Unesco dei Riti del Fuoco, patrimonio immateriale.
Il primo passo già è stato compiuto nel 2021 con la firma di un protocollo tra Agnone e altri otto comuni, ogni anno arricchitosi di nuove adesioni, fino ad arrivare a 26: Oratino, Montefalcone nel Sannio, Salcito, Civitanova del Sannio, Pietrabbondante, Pescopennataro, Roccavivara, Montelongo, Bagnoli del Trigno, Agnone, Belmonte del Sannio, Pietracatella, Acquaviva Collecroce, Sant’Angelo del Pesco e Montemitro. Dall’Abruzzo parteciperanno Collelongo, Tufillo, Fara Filiorum Petri, Perano, Atri e Sante Marie. Per la Toscana i fuochi di Badia Prataglia di Poppi, Pitigliano, Abbadia San Salvatore e Saturnia di Manciano. E, infine, per la Puglia il Comune di Casalvecchio.
«L’intuizione della Festa dei Fuochi – ha dichiarato il sindaco Daniele Saia prima dell’evento – è stata sicuramente positiva per la comunità, non solo ha portato numerosi turisti ad Agnone, ma ha creato un legame di fratellanza tra comuni diversi, tradizioni e culture diverse».
Agnone ha dunque dato vita ancora una volta a uno dei suoi riti più identitari, vincendo l’ennesima sfida come dimostrano i numeri e la partecipazione di migliaia di visitatori attratti dall’incontro di storie diverse di appartenenza, dall’Abruzzo alla Toscana alla Puglia e quindi al Molise, ma accomunate da tradizioni ancora vive.
Più che soddisfatto il commento a margine del primo cittadino Saia. «La Festa dei Fuochi Rituali si conferma un successo. 26 riti provenienti da Abruzzo, Puglia, Toscana e Molise, per condividere l’energia di un evento straordinario – ha evidenziato – Un pubblico numerosissimo, arrivato da tutta Italia e anche dall’estero, ha reso ancora più intensa l’atmosfera di una notte magica. I visitatori hanno potuto scoprire non solo le tradizioni di Agnone, ma anche quelle degli altri Comuni partecipanti. Una bella vetrina promozionale per tutti i territori coinvolti. Molti commercianti mi hanno confermato di aver lavorato in modo costante e di più rispetto alla scorsa edizione. E questa è una gioia immensa per tutta la comunità. Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno contributo al raggiungimento di questo risultato. Siete stati indispensabili», ha concluso Saia. La Festa ha di fatto aperto il “mese del fuoco”. Prossimo appuntamento, il 13 dicembre con la Ndocciata.

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