Ponti tibetani in arrivo in Alto Molise, forse, perché sulla vicenda spunta un “giallo”. Nei giorni scorsi la giunta municipale del piccolo centro montano di Pescopennataro ha dato l’ok alle fasi propedeutiche ad un progetto di sviluppo turistico del territorio che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di alcuni ponti tibetani in località San Lorenzo. L’esecutivo guidato dal sindaco Pompilio Sciulli, presenti sia il vice sindaco Daniele Antenucci sia l’assessore Nino Ciampaglia, ha approvato l’atto di indirizzo del progetto e contestualmente nominato il responsabile unico del procedimento.
Si entra dunque nella fase attuativa, che porterà a Pescopennataro una nuova dotazione turistica e sportiva finalizzata ad innalzare l’attrattività del centro montano rispetto ai flussi turistici, appunto.
Si tratta di un finanziamento che deriva dalla “Ripartizione del fondo per la progettazione territoriale”, varata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. I Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, come nel caso specifico di Pescopennataro, possono impegnare, in tutto o in parte, le risorse per l’affidamento di incarichi tesi alla redazione di progetti di fattibilità tecnica economica, si legge sul bando attuativo. Il Comune di Pescopennataro risulta assegnatario di un contributo di 1.404,45 euro per l’anno 2021 e di 12.640,06 euro per l’anno 2022, per un importo complessivo pari ad 14.044,51 euro. Sulla scorta di quel finanziamento la precedente maggioranza aveva conferito l’incarico ad un tecnico per “interventi di rigenerazione del territorio comunale mirati alla realizzazione di attività turistiche innovative”. La scelta, nel 2023, cadde sull’ingegnere Marco Mazzola, con studio in Casavatore, in provincia di Napoli. E fin qui nulla di strano, un semplice affidamento ad un tecnico specializzato nel settore.
Le cose però si complicano e spunta fuori una sorta di “giallo”. Perché quando l’attuale amministrazione Sciulli, poche settimane fa, ha chiesto al suddetto tecnico incaricato di procedere alla consegna dello studio di cui trattasi, lo stesso, con una nota protocollata agli atti del Municipio, ha comunicato «di non aver mai ricevuto incarico formale e né nessun altro tipo di comunicazione» e di rinunciare quindi al suddetto incarico.
Tutto da rifare, con il concreto rischio di perdere il finanziamento, che certo non è milionario, ma comunque è utile per la realizzazione del o dei ponti tibetani in località San Lorenzo.
La giunta Sciulli ha tentato di porre rimedio all’intoppo, nominando quindi un altro responsabile tecnico per le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. E così l’esecutivo «ritenuto di dover procedere con immediatezza alla nomina del Responsabile unico del procedimento» lo ha individuato nell’attuale responsabile dell’Area Tecnica del Comune, il vicesindaco Daniele Antenucci. Lo stesso, dunque, è stato incaricato di procedere alla realizzazione dei ponti tibetani attraverso l’adozione di tutti gli atti consequenziali.
La cosa singolare, tuttavia, è che l’atto di indirizzo è stato adottato con voti unanimi, cioè anche con quello del vicesindaco in questione che sostanzialmente si è auto-nominato responsabile unico del procedimento.

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