Dall’annosa questione delle acque all’approvazione del nuovo bilancio di previsione, passando per la riscossione dei tributi, il futuro del teatro comunale e dello stadio Colalillo. Tanti i temi al centro del dibattito nell’ultimo Consiglio comunale, di cui abbiamo discusso con gli esponenti di minoranza Mariacristina Spina e Gaetano Policella, in un’intervista a due che rispecchia la visione dell’intero gruppo di Bojano Civica composto anche da Carmen Zuccarino e Saverio Scinocca.
Consigliere Policella, durante l’ultimo Consiglio ha sottolineato la necessità di agire con determinazione sul tema dei ristori in merito alla captazione delle acque. Lo ha fatto ricordando anche il finanziamento ottenuto per il progetto delle “Vie dell’Acqua”. Quali sono le principali criticità che ancora permangono su questa vicenda?
«Con il nostro gruppo abbiamo evidenziato la necessità di attuare politiche di continuità amministrativa, condivise, stante le azioni già svolte che hanno prodotto evidenti positività e che necessitano di essere portate a termine. Nella fattispecie per i “ristori”, occorre conoscere ancor di più la materia e profondere ogni impegno e sforzo teso a “regolarizzare” posizioni di fatto già esistenti. La Regione ha obblighi ben precisi, che deve rispettare, ma devono essere accompagnati da azioni amministrative concrete, infatti decorsi diversi anni dall’ultimo riconoscimento, sono maturate somme che devono essere trasferite al Comune di Bojano. Queste azioni, da ultimo, svolte da chi riserva attenzione, attaccamento e rispetto alla nostra città, hanno prodotto la rimodulazione di quasi 2 milioni di euro già destinati al completamento dell’opera della cosiddetta “Vie dell’Acqua”, tali da poter consentire un ripristino immediato dei lavori, purtroppo fermi da anni».
Consigliera Spina, la maggioranza ha approvato il nuovo Documento unico di programmazione e il bilancio previsionale. Lei e il consigliere Policella avete criticato la mancanza di condivisione nella stesura dei due documenti. Quali aspetti ritiene più carenti e in che modo sarebbe dovuto essere gestito diversamente?
«Abbiamo stigmatizzato in maniera precisa e oggettiva che la preparazione e gli atti propedeutici a tale documento non sono mai stati discussi né tantomeno condivisi nelle sedi istituzionali, leggasi Commissioni preposte. Il sindaco, nonché assessore al Bilancio, nonostante le rassicurazioni, ancora una volta ci ha proposto il tema già svolto in modo unilaterale, ponendoci di fronte alla sola possibilità di votare il documento. Le criticità emerse sono importanti e per sua stessa ammissione dovranno preventivamente essere trattate. Si palesa e si evidenzia un difficile rapporto operativo con la macchina amministrativa, con giudizi assolutamente negativi riguardo ai dipendenti che, invece, a nostro modo di amministrare, andrebbero rafforzati e migliorati. Molte collaborazioni esterne attualmente in essere sono proprio frutto di questa situazione, ovviamente con aggravio di costi per l’Ente.
Abbiamo fatto notare anche che in occasione dell’approvazione del Bilancio stabilmente equilibrato fu inserita come voce di entrata, ben 300mila euro per la dismissione delle casette di Terre Longhe. Nonostante i nostri appelli che riguardavano la certezza della mancata entrata, stante la fatiscenza delle stesse casette, il Bilancio fu approvato ed inviato al Ministero.
Oggi viene comunicata la notizia dell’abbattimento di parte delle casette in questione, con costi aggiuntivi. Ciò ha determinato di fatto una “mancata entrata” di somme molto rilevanti, tali da far mancare l’equilibrio del Bilancio a suo tempo redatto ee approvato.
Questo esempio determina la mancata volontà di condividere e affrontare in maniera costruttiva la gestione della cosa pubblica. Precisando ancora una volta che il gruppo di minoranza non ha mai inteso ostacolare l’operato , ma ha sempre chiesto di essere vicino alle scelte utili alla collettività».
La riscossione dei tributi locali si attesta al 50%, un dato che desta preoccupazione. Cosa si potrebbe fare, secondo il vostro gruppo, per migliorare questo dato senza gravare ulteriormente sui cittadini?
«Parliamo di una materia già nota e peraltro comunicata al sindaco. Riteniamo convintamente che la problematica non si risolve solo con azioni amministrative, ma soprattutto con politiche di sviluppo del territorio, tali da poter migliorare il tessuto socio-economico della nostra città. Non dobbiamo dimenticare, anche perché questo tema è assolutamente assente, che Bojano è piombata negli ultimi anni in un decadimento economico mai vissuto sin’ora dagli anni Ottanta. Ciò determina povertà, isolamento sociale, pessimismo ed allontanamento dalla propria terra, provocando mancanza di collettiva corresponsione di tributi e quindi conseguenti difficoltà di gestione dell’Ente».
Si è parlato anche dell’avanzamento di diverse opere pubbliche. Qual è il vostro giudizio complessivo sulla gestione degli interventi in città?
«Sulle opere pubbliche abbiamo ritenuto giusto e oggettivo riconoscere l’impegno dell’assessore Marro che mostra dedizione, spesso confrontandosi ed accettando punti di vista, elaborandone gli aspetti da lui ritenuti utili. Abbiamo partecipato la nostra esperienza passata, suggerendo che le opere pubbliche non sono un “libro dei sogni”, ma tutt’altro sono prospettive e strategie comuni che un Ente virtuoso deve sempre avere a disposizione per gli eventuali finanziamenti che si presenteranno».
Sul teatro comunale e il campo sportivo si attendono ancora interventi concreti. Cosa si potrebbe fare per restituire questi spazi alla cittadinanza?
«Il teatro comunale è stato abbandonato come iniziativa culturale ed importante per la nostra città, dopo che aveva riscosso un notevole successo negli anni passati, con il coinvolgimento di numerosi giovani e concittadini che hanno svolto attività teatrale. A riguardo è altrettanto necessario portare a termine l’Auditorium della scuola media Pallotta, che potrebbe comunque svolgere lo stesso ruolo per tutti i cittadini interessati allo svolgimento delle attività teatrali. I fondi ci sono, ma si tratta di avere consapevolezza e strategia politica per raggiungere risultati lusinghieri.
Sul Campo sportivo, invece, sono state date comunicazioni di iniziative di ammodernamento delle piste di atletica con rifacimento degli spogliatoi, cosa che ci vede assolutamente in linea, ma con l’idea di rendere questa struttura un luogo di partecipazione sociale e utilizzo continuo, attraverso l’accesso libero e responsabile degli atleti e delle relative famiglie».
Come minoranza, avete evidenziato anche la necessità di nuove assunzioni nel corpo dei Vigili urbani. Quali problemi stanno emergendo a causa della carenza di personale e come si potrebbe intervenire?
«Con lo spostamento della sede operativa presso Terre Longhe, vero è che si e creato un nuovo presidio presso una zona periferica di Bojano, ma è altrettanto vero che abbiamo di fatto svuotato il cuore della città di tale presidio. Quindi riteniamo necessario e improcrastinabile avviare azioni amministrative per il potenziamento della Polizia Municipale, stante la riduzione dell’organico all’osso e necessitando invece la Città di presidi e sicurezza sul territorio».
Più volte, rivolgendosi al sindaco e alla maggioranza, avete sostenuto che il problema di Bojano attualmente è quello dell’isolamento nella geografia politica regionale: cosa intendete?
«Nonostante più volte abbiamo toccato questo argomento, possiamo asserire senza ombra di smentita che il sindaco non ha saputo interpretare il ruolo preponderante che politicamente la città di Bojano negli anni ha sempre avuto nel sistema regionale. Infatti, molti sforzi profusi non hanno sortito obiettivi tangibili, se non ordinaria amministrazione e nella migliore delle ipotesi completamento di procedure già avviate.
Bojano non risulta presente in nessun consesso decisionale, ed in alcuni casi dove sono presenti nostri validi concittadini, non vengono valorizzati i rapporti necessari e proficui per la nostra città.
Questo argomento è stato discusso ed accettato, ma continuiamo ad assistere a pause di riflessione infinite e dannose, che si sono tradotte, ad esempio, in una mancata rappresentanza nel Consiglio provinciale da cui è scaturita la riduzione della dirigenza scolastica e in particolare con la fuoriuscita del sindaco da presidente dell’Egam, figura necessaria ed importantissima per le problematiche legate alla gestione delle Acque».
Manca circa un anno alle prossime elezioni comunali. Quali sono le priorità che, secondo voi, la prossima amministrazione dovrà affrontare per rilanciare la città?
«Bojano Civica, sempre con attenzione, onestà e spirito propositivo, continuerà a svolgere la sua azione corretta e necessaria per le sorti della nostra città. Riteniamo che dai banchi della minoranza abbiamo saputo e continuiamo a svolgere un ruolo di sostegno e supporto all’amministrazione, pur non ottenendo collaborazione, ma molto spesso emarginazione.
La città ha bisogno di essere presente a se stessa ma soprattutto di essere presente nel panorama regionale, cosa che porteremo avanti con determinazione e convinzione nell’immediato futuro».
ppm

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