Pista di pattinaggio, mercatini di Natale, concerti ed eventi, trenino turistico, animazione, luminarie e molte altre iniziative. A Capitello Matese dal 23 dicembre al prossimo 6 gennaio si punta a destagionalizzare il turismo anche in un periodo in cui la neve tarda ad arrivare. In un contesto segnato dai cambiamenti climatici, vivere la montagna esclusivamente attraverso lo sci non è più sufficiente: diventa quindi necessario affiancare all’offerta tradizionale un calendario di manifestazioni capaci di attrarre visitatori.
E questa la linea condivisa dal consigliere regionale delegato al turismo, Fabio Cofelice, e dal sindaco di San Massimo, Alfonso Leggeri, che insieme alla dirigente regionale Sandra Scarlatelli e a Pino Emanuele dell’Orchestra sinfonica del Molise hanno illustrato il programma delle iniziative.
«Puntiamo a far conoscere i nostri territori attraverso eventi culturali che facciano da catalizzatore e da traino per le imprese turistiche» – ha spiegato Cofelice.
«Bisogna guardare a una nuova cultura di montagna che tiene conto anche di un concetto di diversificazione di quella che è l’attuale impronta che oggi Campitello ha, quindi guardiamo da eventi e manifestazioni che in qualche modo possono essere d’ausilio a questi momenti anche difficili quando c’è carenza di neve» – ha aggiunto Leggieri.
La programmazione promossa dalla Regione in collaborazione con il Comune di San Massimo e con il coinvolgimento degli albergatori del territorio propone un articolato cartellone di appuntamenti. Tra gli eventi principali figurano il concerto dell’Orchestra sinfonica del Molise, serate di musica folk e l’esibizione di un coro gospel.
Nella struttura piramidale del Matese sono inoltre in programma lo spettacolo dei Ditelo voi, il 3 gennaio, il concerto dei Collage il 4 gennaio e il giorno successivo quello dei Sud Sound System. I biglietti sono già acquistabili su Ciao Tickets.
Si tratta di una programmazione condivisa, costruita senza decisioni calate dall’alto, ma in sintonia con le esigenze del territorio. Un modello che sembra già dare risultati, considerando che le strutture ricettive risultano piene.
« Il ruolo degli operatori è fondamentale e soprattutto credo che cambi un po’ la modalità d’azione – ha concluso Cofelice -. Gli operatori vengono coinvolti dal basso, sono stati più volte ascoltati e dalle loro iniziative partono appunto quelle che sono finanziabili e finanziate dalla Regione in un quadro organico in linea con il Piano strategico del turismo di cui si è dotata la Regione».
A sottolineare il valore dell’iniziativa anche la dirigente Scarlatelli che parla di una visione coerente per le aree interne fondata sulle loro caratteristiche: un percorso che punta al coordinamento tra i territori e che vede la Regione promotrice di un processo di sviluppo basato sulla collaborazione con le comunità locali.

























