Due giovani residenti in regione sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per minacce e reati a sfondo discriminatorio, nel corso delle attività di contrasto e di prevenzione della Polizia.
Le indagini erano iniziate in seguito ad una denuncia presentata presso gli uffici della Questura, per poi cercare di risalire all’identità degli autori di alcuni messaggi minatori pubblicati su un noto social network e riferiti alla manifestazione del Molise Pride, che si svolgerà il prossimo 26 luglio a Termoli.
Attraverso gli accertamenti svolti dalle forze dell’ordine è stato possibile individuare i responsabili che avevano postato in rete dei commenti sulla manifestazione contenenti palesi minacce.
Uno degli indagati è risultato, inoltre, detentore presso la propria abitazione di alcune armi da sparo che i poliziotti hanno sottoposto a ritiro cautelare insieme al munizionamento.
Le autorità – come largamente ricordato anche in precedenti occasioni – ricordano di denunciare gli atti che appartengono alla discriminazione o minaccia, a tutela della legalità e dei diritti civili, come perno dell’operato delle forze di Polizia.
In concomitanza con la notizia del deferimento, è arrivato anche l’intervento dell’Arcigay Molise, rilanciando l’appuntamento in piazza per la prossima estate a Termoli. «Questa settimana abbiamo sporto denuncia presso le forze dell’ordine – si legge – relativamente a minacce e commenti social apparsi sui social network, che inneggiavano all’utilizzo di armi e violenza. In questo momento storico è importante da parte delle istituzioni condannare fortemente l’odio in ogni sua forma. La violenza non è mai a nostro avviso giustificata. Ovviamente, come già accaduto in passato, non temiamo alcun tipo di minaccia e ciò ci spinge ancor più fortemente a scendere in piazza il prossimo 26 luglio a Termoli».

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