Una vacanza che diventa tournée, un viaggio che è soprattutto un’esperienza di vita. Dalla musica dei centri socio-educativi di Campobasso fino al mare del Salento, i ragazzi della band “Gli Amici di Damiano” hanno vissuto giorni indimenticabili all’insegna della condivisione, della libertà e dell’inclusione.
Il gruppo, nato da un laboratorio musicale e composto dagli stessi giovani che frequentano i centri, porta con sé da sempre una parola d’ordine: insieme. Sul palco non ci sono barriere: durante i concerti chiunque dal pubblico voglia unirsi può farlo, creando uno spettacolo partecipato e corale. A sostenerli in questo viaggio gli educatori Damiano Paolantonio (chitarra) e Attilio Buccino (basso), altri ragazzi dei centri, amici, l’assessore comunale Angelo Marcheggiani in qualità di medico. In tutto 42 persone a bordo di un pullman con destinazione San Foca, in Puglia.
La meta scelta non è casuale: il lido “La terrazza” gestito dall’associazione “Io posso”, realtà che garantisce spiagge accessibili gratuitamente anche a persone con disabilità gravi o malati di Sla. Ed è proprio qui che gli Amici di Damiano hanno rovesciato uno stereotipo: da persone spesso considerate “da aiutare” a protagonisti capaci di donare, con due ore di musica e allegria, un sorriso a chiunque fosse presente.
Il viaggio è stato possibile grazie a una raccolta fondi condotta durante tutto l’anno, concerto dopo concerto. Con le donazioni il gruppo non solo ha finanziato il soggiorno, ma ha anche consegnato un contributo concreto all’associazione “Io posso”. Un gesto simbolico ribadito dalle magliette create per l’occasione: davanti il logo della band, dietro la scritta “Io vado da voi”, palindromo che si legge in entrambe le direzioni per sottolineare la forza dell’incontro reciproco.
La trasferta è stata anche occasione di scoperte: una passeggiata nel centro storico di Lecce e, sulla via del ritorno, un pranzo a San Vito dei Normanni presso il ristorante sociale XFood, che condivide la stessa filosofia di inclusione e autonomia.
L’iniziativa è stata promossa dalla cooperativa Sirio, che gestisce i centri socio-educativi e che ha creduto fortemente nel progetto della band. «All’inizio sembrava un sogno impossibile – racconta Attilio Buccino, coordinatore dei centri – ma grazie all’impegno di tutti e alla generosità raccolta durante i concerti ci siamo riusciti. La cosa più bella è stata vedere tante “prime volte” dei ragazzi senza i genitori: la prima volta a tavola in autonomia, la prima volta in pullman, la prima volta in una stanza da soli. Un risultato che ha emozionato le famiglie e che per noi rappresenta una conquista straordinaria».
Un viaggio, dunque, che ha significato molto più di una vacanza: un passo avanti concreto verso l’inclusione, l’autonomia e la consapevolezza di poter costruire, insieme, un futuro senza barriere.

























