Un grande spavento ma, per fortuna, anche un esito che lascia spazio alla speranza. Un uomo di 37 anni di Campobasso, nella mattinata di ieri, ha accusato un improvviso malore mentre si trovava in macchina con un amico, diretto come di consueto verso la passeggiata che collega il capoluogo a Ferrazzano. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, che ha prestato i primi soccorsi e trasportato d’urgenza il paziente al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli.
Già dai primi accertamenti clinici i medici si sono resi conto della gravità della situazione: il 37enne era stato colpito da un ictus, una condizione che richiede interventi rapidi e coordinati per poter salvare la vita del paziente e limitare i danni neurologici.
È qui che ha mostrato tutta la sua efficacia la nuova rete ictus, recentemente attivata in Molise, che prevede protocolli chiari e un’organizzazione puntuale dei trasferimenti e delle cure. Una volta stabilizzato al Cardarelli, il paziente è stato preso in carico dal percorso dedicato e trasferito in tempi rapidi al centro di riferimento di alta specializzazione, il Neuromed di Pozzilli, dove équipe esperte hanno potuto proseguire con il trattamento.
Il corretto funzionamento della rete ha permesso di rispettare uno dei principi fondamentali nella gestione dell’ictus: la tempestività. Ogni minuto, in questi casi, è prezioso e può fare la differenza tra la vita, la disabilità grave e la possibilità di recupero. L’integrazione tra il 118, il pronto soccorso del Cardarelli e il centro di eccellenza di Pozzilli rappresenta un modello virtuoso di collaborazione che, come dimostra questo episodio, può salvare vite.
A poche ore dal ricovero al Neuromed sono arrivati i primi segnali positivi: il 37enne è stato estubato ed è tornato cosciente, una notizia che ha dato sollievo ai familiari e agli stessi sanitari che lo hanno seguito in queste ore concitate.
Il caso mette in evidenza l’importanza di una sanità di rete capace di superare la frammentazione e di garantire risposte immediate ai bisogni dei cittadini. La nuova rete ictus, nata proprio per ridurre i tempi di intervento e garantire uniformità di trattamento, in questo frangente ha dimostrato di funzionare in maniera efficace, confermando quanto sia fondamentale investire in organizzazione, formazione e cooperazione tra ospedali e territori.

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