Il copione è sempre lo stesso, con qualche piccola variazione: raggirare persone sole o anziane sfruttando l’autorità delle forze dell’ordine. Stavolta il tentativo è avvenuto in un paese della provincia, dove una donna ha ricevuto nei giorni scorsi una telefonata sospetta da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, che si è presentato come “maresciallo Rocca”, un nome che, non a caso, richiama la celebre fiction con Gigi Proietti.
L’uomo, con tono deciso, ha raccontato all’anziana che in paese si era verificato un furto di carte d’identità utilizzate per compiere una rapina, aggiungendo che il nipote della donna avrebbe dovuto recarsi urgentemente alla caserma di Campobasso per verificare un documento a suo nome.
Un dettaglio che ha insospettito i familiari: perché recarsi nel capoluogo e non nella caserma del paese? L’ipotesi, secondo quanto ricostruito, è che i truffatori volessero allontanare momentaneamente il parente più giovane per mandare un complice a casa dell’anziana e mettere a segno il colpo. Fortunatamente, il nipote ha intuito il raggiro e ha avvisato il padre, che a sua volta ha contattato gli altri familiari e si è recato subito dai Carabinieri di Campobasso. Qui la conferma: nessuna chiamata era partita dalla caserma e nessun maresciallo Rocca era in servizio.
Probabilmente, la presenza di più persone nell’abitazione ha scoraggiato i truffatori, che hanno preferito abbandonare il piano.
L’episodio torna a richiamare l’attenzione su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, quello delle truffe telefoniche agli anziani. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non fornire mai dati personali al telefono, di non aprire la porta a sconosciuti e, in caso di dubbi o situazioni sospette, di contattare immediatamente il 112.
Un piccolo gesto di prudenza può fare la differenza e impedire che la fiducia diventi, ancora una volta, l’arma dei truffatori.

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