La crisi in maggioranza a Palazzo San Giorgio, almeno ascoltando i commenti dei diretti interessati, sembra rientrata. All’indomani del Consiglio monotematico sugli ambiti sociali in cui è emersa, ancora una volta, una frattura tra la coalizione progressista e il Cantiere civico di Pino Ruta, la sindaca Marialuisa Forte accoglie con soddisfazione il risultato ottenuto (l’odg approvato all’unanimità, ndr) dopo una seduta fiume e una lunga concertazione: «Voglio ringraziare il Consiglio comunale di Campobasso, a partire dai membri della mia maggioranza, che con spirito di abnegazione e intelligenza politica sono riusciti a portare l’intera assemblea civica da posizioni in cui si chiedeva la revoca o l’annullamento della delibera sulla riorganizzazione e sulla rotazione dei dirigenti della macrostruttura, del cui contenuto sono pienamente convinta e continuerò ad esserlo, a una richiesta di verifica e approfondimento, che non tarderò a fare. Sottolineo ancora con convinzione che questo risultato è stato raggiunto grazie alla straordinaria vicinanza di tanti esponenti di maggioranza, ma anche grazie all’intelligenza politica di esponenti della minoranza che hanno compreso come fosse inaccettabile per me revocare o annullare una delibera che convintamente ho voluto e che continuerò a volere».
La richiesta di annullamento o revoca a cui fa riferimento la sindaca era presente, insieme ad altri punti, nell’ordine del giorno presentato in mattinata da Fratelli d’Italia, mentre quello firmato dai consiglieri del Cantiere civico – preceduto da un duro intervento in aula del leader Pino Ruta – recita testualmente: «Impegna sindaco e giunta – allo scopo di recuperare il necessario confronto e la necessaria intesa e condivisione del percorso in atto ai fini della riprogrammazione e riorganizzazione del servizio e dell’Ambito, con tutti i sindaci che lo compongono, ed anche e soprattutto a tutela del ruolo del comune capoluogo di regione – affinché si proceda ad avviare con la massima sollecitudine possibile ogni procedimento di verifica e riesame della delibera di giunta 332/2024 (quella che ha previsto la sostituzione del dirigente De Marco, ndr) sulla riorganizzazione del personale dei servizi e di tutti gli altri atti conseguenti e connessi».
Ordine del giorno che, dopo un confronto terminato intorno alle 19, è stato ritirato, così come quello del centrodestra, per lasciare spazio ad una documento di sintesi unitario che ha ricevuto l’ok di maggioranza e opposizione. L’odg approvato in serata, nel punto riguardante la famosa delibera 332, recita così: «Impegna sindaco e giunta – allo scopo di recuperare il necessario confronto e la necessaria intesa e condivisione del percorso in atto ai fini della riprogrammazione e riorganizzazione del servizio e dell’Ambito, con tutti i sindaci che lo compongono, ed anche e soprattutto a tutela del ruolo del comune capoluogo di regione – affinché si proceda, quanto prima, alla verifica e all’approfondimento dei provvedimenti adottati recentemente in tema di riorganizzazione dell’Ente, non escludendo il riesame della delibera di giunta 332/2024 e atti strettamente connessi e consequenziali, di cui va data preventiva e tempestiva informativa ai capigruppo consiliari». Dunque, la richiesta avanzata in mattinata dal Cantiere civico, è rimasta pressoché invariata anche nell’atto condiviso da Pd e 5s.
La maggioranza ha avuto comunque la capacità di far convergere il centrodestra su temi fondamentali riguardanti i servizi sociali e il ruolo del Comune di Campobasso all’interno dell’Ambito e degli altri comuni. Su un principio, quello da sempre rimarcato dalla sindaca Forte, sono tutti d’accordo: «Tutelare la natura totalmente pubblica degli Ambiti territoriali sociali o di qualunque altro soggetto giuridico che dovesse nascere per la gestione degli stessi e, ove possibile, promuovere la internalizzazione di alcuni servizi prevedendo concorsi pubblici per garantire trasparenza e premiare merito e competenza, non escludendo l’eventuale valorizzazione del personale, sia pubblico che privato, che abbia maturato esperienza nel settore».
Pace fatta pure con il comitato dei sindaci. Nell’odg, infatti, è messo nero su bianco che «le regole per la programmazione e l’organizzazione delle politiche sociali si stabiliscano con il contributo deciso dei sindaci».
Prevista infine, «una struttura organizzativa degli Ambiti promuovendo l’istituzione dell’azienda speciale consortile che rafforzi il ruolo dei sindaci e dell’indirizzo politico che dagli stessi promana, previo ascolto degli stakeholder e dei tecnici».
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