L’atto di indirizzo – che è evidentemente un segnale politico – approvato dalla giunta di Palazzo San Giorgio, in chiara polemica nei confronti della consigliera regionale delegata Stafania Passarelli e della bozza di Piano Sociale regionale, come prevedibile, non è passato inosservato. Le critiche dell’esecutivo Forte si sono concentrate innanzitutto sulla mancata condivisione del documento e sulla possibilità di riduzione degli Ats da sette a tre. Critica mossa anche da altri sindaci molisani. Non si è però fatta attendere la replica della diretta interessata che, attraverso il suo profilo social, ha voluto gettare acqua sul fuoco.
«Che “forte” la sindaca Forte – ironizza Stefania Passarelli – un atto di “mero indirizzo” per mettere nero su bianco l’ovvio. La concertazione sullo schema di bozza di piano sociale regionale? Intanto lunedì, con il presidente Roberti, incontriamo i sindaci degli Ats di Venafro ed Agnone, poi mercoledì quelli di Larino e Riccia-Bojano. Poi toccherà agli ATS di Isernia, Campobasso e Termoli. Incontriamo gli Ambiti territoriali sociali, quindi tutti i sindaci. Pare evidente che la conoscenza dello schema di bozza di Psr della sindaca e della sua giunta si limiti alla modifica del numero degli Ats. Un po’ pochino…eppure avrebbero potuto chiedere lumi alla coordinatrice, che è parte integrante del gruppo tecnico che sta elaborando la bozza di piano. Ad ogni modo, avremo modo di ascoltare le proposte “forti” a breve quando sarà convocato il gruppo operativo di cui fanno parte tutti i presidenti dei comitati dei sindaci degli Ats. Nel caso voglia, l’aspetto lunedì a Venafro e Agnone».

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