Una mattina come tante si è trasformata in un incubo per una coppia di Ripalimosani. Un semplice controllo alla loro cagnolina presso lo studio veterinario Pezzuto, a Campobasso, si è tramutato in un momento di profonda paura: l’uomo, colto da un arresto cardiaco, si è accasciato al suolo, privo di sensi. Ma quel giorno, il destino ha voluto che intorno a lui ci fossero persone pronte a trasformarsi in veri e propri angeli custodi.
A raccontare quanto accaduto è Martina, la figlia dell’uomo, ancora profondamente scossa ma piena di gratitudine: «Senza l’intervento immediato di chi era lì, oggi potrei raccontare una storia ben diversa».
La prima a reagire è stata una donna dello staff veterinario, che senza esitare si è inginocchiata accanto all’uomo e ha iniziato le manovre di primo soccorso. Le urla strazianti della moglie hanno fatto il resto: a pochi metri, lungo via Puglia, due Carabinieri liberi dal servizio – il brigadiere Mario Ciotta e l’appuntato scelto Franco Anzalone – hanno udito le grida e si sono precipitati sul posto.
Con prontezza, sangue freddo e una professionalità che va ben oltre il dovere, i due militari hanno immediatamente preso in mano la situazione e continuato le manovre salvavita fino all’arrivo dell’ambulanza della Croce Rossa, intervenuta in pochi minuti. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli in codice rosso e affidato alle cure del reparto di Rianimazione dov’è attualmente ricoverato.
Martina non trattiene l’emozione nel ricordare quei momenti drammatici: «Vorrei ringraziare con tutto il cuore i due Carabinieri che si sono fermati senza pensarci un attimo, la signora dello studio veterinario che ha agito subito, e il personale della Croce Rossa per la tempestività e l’umanità dimostrata. Mia madre, in stato di shock, non è mai stata lasciata sola. Il medico veterinario si è persino offerto di tenere la nostra cagnolina quando lei ha dovuto raggiungere mio padre in ospedale. Mio padre è un uomo buono… forse è per questo che ha trovato questi angeli in terra».
Una storia che ci ricorda quanto la solidarietà, il coraggio e il senso del dovere possano davvero fare la differenza. In una società spesso distratta, oggi la cronaca celebra l’umanità e la prontezza di chi ha saputo trasformare un attimo di terrore nella possibilità di salvare una vita.


























