Nuovi sviluppi nelle indagini sul pestaggio e la rapina avvenuti lo scorso 24 maggio al Parco XXV Novembre di Campobasso. Ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia davanti al gip. Per uno degli indagati, un giovane di circa 20 anni della Campania – l’unico non molisano del gruppo – è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere. Gli altri cinque – quattro 19enni e un 50enne della provincia di Campobasso – restano invece agli arresti domiciliari. Ad aggravare la posizione del 20enne, secondo quanto trapelato, sarebbe stato il ritrovamento e il sequestro di una pistola, presumibilmente una scacciacani.
Il giovane, insieme agli altri componenti della banda, un mese fa aveva accerchiato, aggredito e rapinato un 45enne di Campobasso con difficoltà motorie, nei pressi dell’ex stadio Romagnoli. Durante l’aggressione, i malviventi si erano impossessati dell’orologio della vittima. Mentre cercavano anche il borsello dell’uomo, finito a terra dopo la sua caduta, l’intervento delle Volanti della Polizia li aveva messi in fuga.
Nonostante l’assenza di telecamere nell’area interessata, le indagini della Squadra Mobile coordinata da Marco Graziano, insieme alla collaborazione con la Procura, hanno permesso di individuare in tempi record (appena un mese) il branco e assicurarlo alla giustizia.
A fare ulteriore chiarezza ci penseranno le indagini coordinate dal sostituto procuratore Elisa Sabusco. Ancora da chiarire se l’aggressione è stata premeditata o se il gruppo ha agito di impulso esercitando nei confronti della vittima una violenza del tutto priva di qualsivoglia giustificazione.

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