Come ogni anno Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Noto Sondaggi, pubblica il Governance Poll, che misura l’indice di gradimento degli amministratori locali, confrontando il consenso attuale con quello ottenuto al momento dell’elezione. L’indagine offre una fotografia aggiornata sull’efficacia dell’azione di governo e sulle principali criticità che le amministrazioni si trovano ad affrontare: investimenti, Pnrr, sicurezza, contenziosi legali, formazione e reperimento di personale politico.
A livello nazionale, il sondaggio mostra una tendenza positiva: 83 sindaci su 97 superano la soglia del 50% di gradimento – pari all’85,5% del campione – in netto miglioramento rispetto al 77,5% registrato nel 2024. Anche tra i presidenti di Regione, il 72% gode della fiducia della maggioranza dei cittadini.
Nel Sud, tuttavia, le difficoltà restano più evidenti. Ne è un esempio il caso del presidente del Molise, Francesco Roberti, che chiude la classifica dei governatori con un gradimento del 44% e un calo significativo (-18,2%) rispetto al giorno dell’elezione.
A Campobasso, la sindaca Marialuisa Forte entra per la prima volta nella rilevazione degli amministratori locali con un gradimento del 50%, sostanzialmente in linea con il 51% ottenuto al ballottaggio nel giugno 2024. Un dato che, pur collocandola nella fascia bassa della classifica nazionale, appare rilevante se letto alla luce del contesto politico locale. Eletta al secondo turno dopo aver ribaltato l’esito del primo (dove si era fermata al 32%), Forte ha operato in un quadro segnato dalla fine dell’alleanza con il Cantiere civico – la coalizione che fu decisiva proprio al ballottaggio – e da una maggioranza consiliare inizialmente non a lei favorevole.
Nonostante ciò, il livello di consenso registrato, in assenza del sostegno formale di una parte della coalizione, è considerato come segnale di una leadership autonoma e riconosciuta, capace di mantenere una connessione diretta con la cittadinanza. Una tenuta politica che ha sorpreso molti osservatori, anche alla luce delle difficoltà strutturali che caratterizzano l’amministrazione cittadina e delle sfide ancora aperte.
Il dato del 50% appare quindi come un punto di equilibrio in un anno segnato da tensioni politiche e da un’azione amministrativa condotta in condizioni tutt’altro che ideali.
Emerge così l’immagine di una sindaca che, pur in una situazione spesso descritta come “anatra zoppa”, ha cercato di consolidare il proprio profilo politico e amministrativo, andando oltre gli equilibri precari delle alleanze originarie. Non mancano, sui social, attestati di stima e incoraggiamento da parte di cittadini che riconoscono in lei una guida coerente: «La sindaca Forte va forte», ha scritto qualcuno online, sintetizzando un giudizio che trova riscontro nei numeri.
A livello nazionale il podio del Governance Poll 2025 è invece guidato da Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, con il 70% di gradimento, seguito da Michele Guerra (Parma), e, al terzo posto a pari merito, Antonio Decaro Leccese (Bari) e Gaetano Manfredi (Napoli).
Solo il 15% dei sindaci (14 su 97) non supera la soglia del 50%, con le situazioni più critiche localizzate soprattutto nel Mezzogiorno, in particolare a Palermo e Trapani.
Per Campobasso, il dato rappresenta al tempo stesso una conferma e un monito. Il consenso ottenuto, pur non entusiasmante, costituisce una base solida da cui ripartire. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale per l’amministrazione tradurre le promesse elettorali in risultati tangibili, accelerare sugli investimenti del Pnrr, migliorare le infrastrutture, potenziare i servizi essenziali e rafforzare il rapporto con la cittadinanza attraverso una comunicazione più efficace e partecipativa.
Il Governance Poll 2025, dunque, disegna l’immagine di un’Italia amministrativa in crescita, dove la fiducia nei sindaci si consolida. Ma indica anche con chiarezza i casi in cui occorre un cambio di passo. Campobasso è uno di questi: qui la sfida non è solo mantenere il consenso, ma trasformarlo in azione visibile, incisiva e riconosciuta.

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