Era nato e cresciuto a Campobasso, ma negli ultimi anni risiedeva a Pescara, ove si era trasferito. Aveva settanta anni, ed era un uomo estremamente impegnato, vivendo la sua esistenza in parecchi settori della vita sociale, compresi quello politico e sportivo.
Parliamo di Roberto Barone, il professore, il musicista, il chitarrista, il giocatore di pallavolo, spentosi nel capoluogo abruzzese. Figlio di una famiglia per bene, il papà era uno stimato e rispettato dirigente delle ferrovie dello Stato, ha vissuto la gioventù, fino a quando ha contratto matrimonio, nell’ampia palazzina di Via Gioberti, a metà del tratto dei due passaggi a livello di via Mazzini del capoluogo, occupata attualmente dall’avviatissimo studio medico-dentistico del nucleo dell’ultimo fratello, Gianfranco.
Quarto di otto figli, quattro uomini e quattro donne, è il terzo a lasciare questo mondo, dopo la scomparsa della sorella Maria Concetta e del fratello Gennaro, apprezzatissimo psichiatra per tantissimi anni, una trentina per la precisione, in servizio presso il presidio ospedaliero “Cardarelli”, presidente di lungo corso (2001-2014) dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso, salito al cielo nell’ottobre del 2023, all’età di 72 anni, proprio nella giornata mondiale della salute mentale.
Gruppo familiare, quello dei Barone, composto da gente onesta, laboriosa, rispettabile, tutti professionisti seri e lavoratori, conosciutissimi in città, di fede profonda, anche grazie alla presenza di un parente religioso, indirizzato nel solco della correttezza e della legalità, da genitori che hanno fatto del loro percorso esistenziale un viatico volto alla educazione e alla compostezza. Figli di insegnamenti sani e genuini, ogni componente ha cercato di dare il proprio contributo alla società civile, in svariati campi, e Roberto aveva vestito anche i panni dell’amministratore comunale, per dedicare attenzioni al prossimo, occupando lo scranno riservato al presidente del Consiglio comunale, con Augusto Massa Sindaco, quando la nuova legge elettorale per l’elezione diretta del primo cittadino, ha previsto che fosse l’assemblea consiliare ad eleggere il Presidente al suo interno, tra i consiglieri. Una apparizione di una sola legislatura a Palazzo S.Giorgio, nella tornata elettorale amministrativa 1995/1999, brillantemente assecondata, prima di ritirasi e dedicarsi solamente alla sua attività di professore-musicista.
Roberto di hobby ne ha avuto tantissimi, cimentandosi ovunque avesse una speciale predilezione, particolarmente nella pallavolo e nel basket. Il suo fisico longilineo e la sua notevole altezza non sono sfuggiti al prof Vincenzo Mancini, acuto insegnante di educazione fisica dapprima alla Colozza e successivamente alla D’Ovidio e sportivo autentico, che l’ha immediatamente precettato dall’oratorio della Gifra dei frati cappuccini per la sua neonata squadra, forse la prima nel capoluogo regionale in assoluto, compagine di pallavolo che negli anni Settanta è nata “Molise” prima di assumere la denominazione Pallavolo “Gruppo Sportivo Pulitano” (nella foto, in alto a centro, Roberto Barone), che già annoverava tra le sue file, tra gli altri, i promettentissimi Pino Mastropaolo, anche lui deceduto prematuramente, Gino D’Avorgna, la cui fidanzata gli ha tarpato le ali, facendolo ritirare per amore, Antonio Di Cesare, che ha ereditato il lavoro di Mancini, tuttora operativo insieme ala moglie Lucia.
Ai tre figli e ai familiari tutti le più vive espressioni di vicinanza.
I funerali si svolgeranno nella mattinata di oggi, mercoledì 16 luglio, alle ore 11, presso la Parrocchia del Sacro Cuore dei frati cappuccini, chiesa francescana da sempre frequentata da tutti i Barone e quindi particolarmente cara.
Michele D’Alessandro

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*