Nessun colpo di scena ed un film già visto in sede di approvazione del rendiconto, ma con attori diversi. Ieri mattina parte della minoranza di Palazzo San Giorgio ha votato a favore dell’assestamento di bilancio, all’interno del quale sono state inserite cospicue risorse per finanziare anche molti interventi proposti dallo stesso centrodestra, sia in aula sia nelle commissioni. Dunque non ci si attendeva un esito diverso da quello che ieri – a poche ore dall’inizio della discussione del ricorso al Tar – ha permesso alla coalizione progressista di Marialuisa Forte di incassare l’ennesima approvazione, pur non avendo i numeri in Consiglio. A votare favorevolmente sono stati il capogruppo della Lega Alberto Tramontano, la consigliera dei Popolari per l’Italia Pina Bozza (nonostante l’invito di Colagiovanni all’astensione, ndr) e l’esponente del Cantiere civico Vincenzo De Iasio, il solo presente del gruppo al momento del voto e, probabilmente, unico consigliere lontano dalle posizioni di Pino Ruta e più vicino alla squadra di centrosinistra. Contrariamente a quanto avvenuto nella seduta dedicata al rendiconto, l’area moderata di centrodestra ha scelto la strada dell’astensione. Insomma, non una bocciatura che di fatto avrebbe impedito di concretizzare le tante azioni presenti nel documento, ma neppure un «sì» senza se e senza ma che, in attesa del verdetto dei giudici amministrativi, avrebbe avuto il sapore della resa politica. Un’astensione, come ribadito dai vari gruppi, all’insegna della responsabilità e per il bene della collettività, un ‘mantra’ che da alcuni mesi accompagna i lavori del Consiglio. Sia il capogruppo di Forza Italia, Domenico Esposito, che il leader dei Popolari Salvatore Colagiovanni che i consiglieri di Noi Moderati Gianluca Maroncelli e Francesco Sanginario, hanno ribadito che la loro posizione sull’assestamento di bilancio è stata assunta esclusivamente in favore della collettività, ma che tutti restano saldamente all’opposizione. «Oggi non sono qui per marchette politiche – ha sottolineato Colagiovanni – e non ho barattato
nessuna poltrona. Sono qua perché so che, per incassare i risultati in politica, a volte bisogna mediare. Poi sulla mozione di sfiducia, qualora il Tar rigettasse il ricorso del centrodestra, ne possiamo discutere ma oggi qui si parla solo di assestamento e di risorse per la città».
Anche Gianluca Maroncelli, nel suo intervento, ha invitato la sindaca Forte «a ringraziare i consiglieri di opposizione per il loro senso di responsabilità ma, contestualmente, ad ammettere che non c’è più alcuna maggioranza di centrosinistra al Comune di Campobasso».
Esposito, ha confermato l’astensione pur parlando di «una bella pagina di politica scritta in Consiglio. Probabilmente – ha aggiunto – se il documento avesse tenuto conto anche delle altre due proposte di Forza Italia che sono state escluse, in particolar modo il terzo turno serale degli agenti della Municipale in centro, il mio voto sarebbe stato favorevole».
Di tenore decisamente diverso sia la posizione che le dichiarazioni di Alberto Tramontano che ribadisce, ancora una volta, di non dover sottostare ai diktat dei segretari regionali: «Io non devo rispondere solo alla Lega, devo rispondere prima di tutto ai cittadini che mi hanno votato. Questo non vuole dire che lascio il centrodestra, ma credo che il centrodestra vada rifondato e siamo noi amministratori locali a doverlo fare.
Tutto ciò che è scritto in questo assestamento è frutto di un lavoro fatto alla luce del sole per il bene della comunità, del resto le commissioni dove sono state discusse le proposte sono pubbliche. La nostra città sta morendo e noi non dobbiamo essere i ‘becchini’, ma dobbiamo dare risposte e speranza ai nostri cittadini».
Unici contrari, come da un anno a questo parte, i tre consiglieri di Fratelli d’Italia, che si dicono pronti a sfiduciare la sindaca. Alla fine il rendiconto è passato con 16 voti a favore, tre contrari e sette astenuti. Assenti i consiglieri del Cantiere civico Pino Ruta, Sabino Iafigliola e Stefano Lombardi, Aldo De Benedittis e l’esponente di Forza Italia Nicola Cefaratti. La consigliera dell’area civica Antonella Trivisonno ha invece abbandonato l’aula al momento del voto «non per ostruzionismo politico – ha poi spiegato – ma per mancata condivisione di metodo e merito ritenendo necessario un approfondimento maggiore, supportato da documentazione più completa e da un percorso di condivisione più trasparente. Ritengo che i lavori del Consiglio debbano essere programmati con congruo anticipo, proprio per permettere a tutti i consiglieri di svolgere con serietà e competenza il proprio ruolo, garantendo così decisioni più ponderate e partecipate. In merito alla mia appartenenza al gruppo consiliare Cantiere Civico, mi preme sottolineare che la mia posizione riflette quella del gruppo. Le variazioni approvate sono certamente migliorative per la città, ma ciò non può prescindere da un metodo di lavoro che preveda una documentazione adeguata e tempi congrui per l’analisi».
Soddisfatta per l’ennesimo scoglio superato la sindaca Marialuisa Forte: «Non abbiamo i numeri ma abbiamo al volontà di amministrare e amministrare bene. Lo abbiamo fatto per un anno e continueremo a farlo. Oggi è stata una grande prova di responsabilità da parte di tutti». Un documento che abbraccia tanti settori, molti dei quali fondamentali: «Abbiamo ragionato ad ampio spettro partendo dal sociale e rifinanziando i patti sociali, abbiamo pensato alle strade, alla sicurezza con le rotonde e alla videosorveglianza, al centro storico e al verde pubblico».
mdu