Dalla gestione delle emergenze sanitarie alla programmazione ospedaliera, passando per la stabilità politica in Consiglio, i grandi cantieri scolastici e le sfide demografiche: il primo anno di mandato di Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso, è stato un susseguirsi di prove complesse e decisioni strategiche. La recente vittoria al Tar, che ha confermato la piena legittimità della sua elezione, le ha restituito un margine politico più solido, ma restano sul tavolo diversi dossier delicati. Tra questi, l’allarme per la presenza del virus West Nile in Molise, il prossimo Consiglio monotematico sulla “Rete Ictus” e le tensioni con parte dell’opposizione. In questa intervista, la prima cittadina fa il punto sui temi più caldi e sulle prospettive future della città.
Sindaca, i primi casi accertati del virus West Nile in Molise preoccupano i cittadini. Nei giorni scorsi il Comune ha avviato interventi mirati di disinfestazione adulticida in alcune aree del capoluogo, seguendo le disposizioni sanitarie. Questa scelta ha suscitato polemiche perché ha riguardato solo alcune zone. È prevista un’estensione ad altre aree o, per ora, si interverrà solo in quelle già indicate?
«Desidero precisare che, dal mese di marzo, il Comune di Campobasso effettua regolarmente interventi di disinfestazione larvicida. Considerando anche le temperature relativamente miti di questa estate – almeno fino a pochi giorni fa – la presenza di zanzare non è stata particolarmente massiccia. Dopo la rilevazione di un focolaio nell’area venafrana, l’Asrem ha invitato i sindaci della provincia di Isernia ad avviare disinfestazioni. Ho parlato personalmente con la dottoressa Montanaro, che mi ha confermato di attenerci alle indicazioni fornite: interventi larvicidi e, se necessario, adulticidi, in aree valutate da ditte specializzate come a rischio, ossia luoghi di eventi o frequentati da persone fragili.
Abbiamo quindi agito, per ora, in zone come la villa De Capoa – molto frequentata -, Santa Maria de Foras, dove si è tenuto recentemente un evento molto partecipato, la casa di riposo in via delle Frasche e via Garibaldi. Stiamo valutando ulteriori interventi, ma è bene sottolineare che si tratta di una misura precauzionale: in queste aree il virus non è presente. Procederemo sempre in base alle indicazioni dell’Asrem, perché né il sindaco né l’amministrazione hanno le competenze per decidere autonomamente».
La XI Commissione ha approvato all’unanimità la proposta di un Consiglio comunale monotematico sulla riorganizzazione della “Rete Ictus” regionale. Fin dall’inizio del mandato lei ha mostrato attenzione al tema, istituendo l’Assessorato alle Politiche sanitarie. Cosa si aspetta dal dibattito? Crede sia possibile un lavoro condiviso o teme strumentalizzazioni politiche?
«Abbiamo già dimostrato che è possibile lavorare insieme, maggioranza e opposizione, per il bene della città e per obiettivi comuni. Vorrei anche contestare una frase che leggo spesso sui giornali: “Il Comune di Campobasso è in stallo”. Non è vero. Esiste una dialettica politica, certo, in un contesto complesso e forse inedito, ma le attività procedono e la programmazione va avanti.
Per quanto riguarda le politiche sanitarie, la presidente della commissione, consigliera Fimiani, ha annunciato l’intenzione di coinvolgere l’Avvocatura comunale per valutare un possibile ricorso contro il Decreto 100. Ho già ricevuto la risposta del dirigente dell’Avvocatura e a breve ci confronteremo nuovamente. Valuteremo insieme alla maggioranza e all’assessore Marcheggiani, che in questi giorni ha già avuto diversi colloqui sul tema».
Dopo la vittoria sul ricorso elettorale, ha detto che «ora non ci sono più scuse per non lavorare bene e serenamente». Il voto sul rendiconto ha visto aperture da parte dell’area moderata del centrodestra. Si aspetta un cambio di atteggiamento dalle opposizioni? E qual è oggi il rapporto con il Cantiere civico?
«Il rapporto con il Cantiere civico non c’è più, ma quello con i singoli consiglieri non si è mai interrotto. Sono persone valide, elette dai cittadini, con cui il dialogo è sempre rimasto aperto. Da ora in poi sarà importante programmare, partendo dal nostro programma elettorale, definendo attività, progetti e azioni, per poi verificare chi è disposto a sostenerli».
Sono iniziati i lavori di demolizione della scuola D’Ovidio, parte di un progetto atteso che restituirà agli studenti una struttura sicura e moderna. Quali altri interventi prioritari sono in corso nell’edilizia scolastica?
«Tutte le scuole comunali sono già state messe in sicurezza. La Petrone, la Jovine e la Colozza sono edifici nuovi e sicuri. Alla Petrone sono in corso lavori per la palestra e la mensa. La Montini è in ricostruzione, mentre per la D’Ovidio è iniziata la demolizione. Gli istituti saranno moderni e sicuri, permettendo al Comune di risparmiare sui costi di affitto e garantendo la sicurezza dell’intera popolazione scolastica».
Il Dup ha evidenziato una perdita di quasi 2.000 residenti in dieci anni. Come invertire la tendenza e rendere Campobasso più attrattiva per famiglie, giovani e imprese?
«Lo spopolamento è un problema serio, che riguarda non solo Campobasso e il Molise, ma gran parte dell’Appennino e delle aree interne. Servono politiche nazionali di ampio respiro: non possiamo accompagnare passivamente queste aree verso un inesorabile declino.
Per quanto ci compete, stiamo lavorando per rendere Campobasso più attrattiva, anche attraverso eventi musicali e culturali, che muovono l’economia. Ad esempio, il concerto di Geolier ha portato migliaia di persone in città, con benefici per strutture ricettive, ristoranti e attività commerciali. Investiamo molto nella cultura e nel Corpus Domini, che per me non sono spese ma investimenti, perché generano un indotto importante.
A settembre ospiteremo la settimana di Jazz’Inn, dedicata all’innovazione, che richiamerà amministrazioni, enti pubblici, imprese e startup. È un’iniziativa che coinvolge anche altri 13 comuni della regione e che può rappresentare un punto di partenza per lo sviluppo.
Per il centro storico abbiamo stanziato fondi per far rinascere attività economiche. Stiamo anche collaborando con l’Università: il nuovo rettore è molto attento alla valorizzazione del territorio. Dal 1° settembre arriveranno oltre 200 studenti di Medicina per il trimestre filtro e stiamo pensando a servizi e iniziative ricreative per favorire la loro permanenza in città».

sl

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