La città è sotto choc per la morte improvvisa di Emma Caporicci, 34 anni, trovata senza vita mercoledì 20 agosto nella casa in cui viveva con i genitori, in una zona periferica del capoluogo.
A scoprire il corpo sono stati proprio i familiari, che hanno subito allertato i soccorsi. In pochi minuti sul posto è giunta un’ambulanza del 118, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano: per Emma non c’era più nulla da fare. Poco dopo sono arrivati anche gli agenti della Polizia, chiamati ad avviare gli accertamenti di rito e a raccogliere le prime testimonianze.
La Procura di Campobasso ha aperto un fascicolo d’indagine e disposto l’autopsia, che sarà eseguita presso l’obitorio dell’ospedale Cardarelli per chiarire le cause del decesso. Al momento non ci sono certezze: solo gli esami clinici potranno stabilire cosa abbia spezzato così prematuramente la vita della giovane donna.
La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenta l’intera comunità. Emma era molto conosciuta e amata. Tra il 2009 e il 2012 aveva vestito i colori rossoblù della Women’s Basket Campobasso in Serie B, distinguendosi come ala. Lo sport era parte integrante della sua vita, ma anche le moto e il tifo per il Campobasso Calcio rappresentavano passioni autentiche che la accompagnavano con entusiasmo e leggerezza.
Chiunque l’abbia incontrata la descrive allo stesso modo: solare, sorridente, capace di una parola gentile per tutti. Un carattere luminoso, che la rendeva benvoluta sia tra gli amici sia nei diversi ambienti in cui aveva lavorato, soprattutto nei locali della città. La sua disponibilità e la naturale simpatia le avevano permesso di stringere legami sinceri e di lasciare un ricordo positivo in chiunque l’avesse conosciuta.
In queste ore, i social si sono riempiti di messaggi di cordoglio: pensieri, ricordi e fotografie che testimoniano l’affetto e lo smarrimento di chi la conosceva. Una comunità intera, attonita di fronte a una scomparsa tanto improvvisa, si stringe attorno ai genitori e ai familiari, travolti da un dolore immenso.
Emma se n’è andata troppo presto, portando via con sé un sorriso che resterà vivo nella memoria di Campobasso e che continuerà ad accompagnare chi le ha voluto bene. ppm

























