Aule scolastiche carenti e inadeguate, gestione dei rifiuti giudicata «fallimentare», bilanci approvati «al buio» e la sensazione di trovarsi davanti a una città «allo sbando». Sono i punti al centro dell’ultimo intervento del gruppo consiliare Cantiere Civico composto da Ruta, Lombardi e Iafigliola, che, insieme all’ex vicesindaco e assessore indicato dal Cantiere Piero Colucci, non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale e, soprattutto, all’assessore Cretella e alla società partecipata Sea.
Al centro della conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio nella sede dei civici in Piazza Pepe, il nodo scuole è stato uno dei temi più caldi in agenda. L’ex assessore della giunta Forte ha ricordato come fosse «impossibile pensare di sistemare Selvapiana in pochi mesi»: servivano perizie sismiche, gara d’appalto, lavori strutturali. «Nessuno può raccontare che in tre mesi sarebbe stata completata – ha sottolineato – si è trattato semplicemente di cattiva programmazione».
L’ex giunta, ha aggiunto, aveva sì trovato risorse milionarie, «ma con l’intenzione di utilizzarle in maniera sparsa e senza una visione d’insieme. E così, nonostante gli interventi meritori sulle scuole cittadine, oggi ci si ritrova con una carenza di aule». Gli esponenti del Cantiere hanno poi ricordato le varie opzioni proposte e passate al vaglio ma infine bocciate, dai locali dell’ex Avvocatura fino all’individuazione di una soluzione in contrada Colle delle Api che, in ogni caso, richiedevano tempi di sistemazione.
Ancora più duro il giudizio sul fronte rifiuti: «Una città invasa dai sacchetti, cinghiali nei cortili, rastrelliere che occupano parcheggi. È indecoroso e antigienico». Secondo Ruta, non solo la raccolta resta inefficiente, ma il Consiglio comunale gli ha negato la possibilità di discutere un ordine del giorno sul tema. «Siamo arrivati a un atto di censura – hanno denunciato – impedendoci di parlare di un settore ormai insostenibile».
Al centro delle critiche, la Sea, la società partecipata che gestisce il servizio. Ai consiglieri sarebbe stato negato l’accesso a documenti su assunzioni, contratti e spese, rendendo impossibile un voto consapevole sul bilancio. «Alla Grim ci hanno detto: venite a controllare. Alla Sea, invece, no. Dovevamo approvare il bilancio al buio senza conoscere l’entità delle spese, anche consistenti, che società come la partecipata sostengono in termini di acquisti, mezzi e assunzioni».
Il Cantiere civico ha parlato di scelte “opache” nelle partecipate: assunzioni non chiare, mezzi acquistati senza trasparenza, nomine decise «senza confronto». «Noi le abbiamo restituite, non ci interessano posti o poltrone – hanno chiarito – ma la città è abbandonata». E ancora: verde pubblico ridotto a «giungla», risorse per la neve – circa 500mila euro l’anno – di cui non si conosce la reale destinazione. «Chiediamo: dove vanno a finire questi soldi? Non ci è dato saperlo».
«Siamo solidali con gli operatori – ha tenuto a precisare Iafigliola – i nostri attacchi non sono al personale, ma a una linea politica sbagliata».
In chiusura, Ruta ha denunciato la complicità non solo della maggioranza, ma anche di parte dell’opposizione e dello stesso Segretario comunale, che con un parere tecnico ha escluso la possibilità di discutere il tema dei rifiuti in aula, «nonostante fosse proprio quello all’ordine del giorno».
Il messaggio del Cantiere Civico è netto: senza programmazione, senza trasparenza e con la voce dell’opposizione ridotta al silenzio, «la città rischia di restare davvero allo sbando». sl

























