Nuove rotatorie, interventi per migliorare la viabilità, lavori in corso al mercato coperto e alla scuola D’Ovidio, ma anche attenzione alle contrade e potenziamento dei parcheggi cittadini. L’assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici del Comune di Campobasso, Lello Bucci, fa il punto sulle principali attività in programma.
Assessore, nei mesi scorsi è stata realizzata una nuova rotatoria in via delle Frasche. Una soluzione che ad oggi ha subito diverse modifiche per rendere la viabilità più fluida e meno congestionata. Ritiene che l’obiettivo sia stato raggiunto o sono previste ulteriori correzioni? Il Comune ha inoltre annunciato un possibile allargamento della strada con l’esproprio di alcune aree private: a che punto è questo iter?
«In realtà, da quando è stata realizzata la rotatoria, la sperimentazione ha portato a una sola modifica: consentire a chi arriva dal Terminal di proseguire verso via delle Frasche. Analizzando i flussi di traffico e tenendo conto delle esigenze di lavoratori e studenti, abbiamo verificato che il nuovo assetto funziona bene. Chi proviene da San Giovanni e si immette nella rotatoria non entra in conflitto con chi arriva dal Terminal, quindi la soluzione attuale è efficace. La rotatoria resterà così, salvo eventuali piccoli miglioramenti di tipo architettonico.
Per quanto riguarda l’allargamento della carreggiata, non è ancora partito l’esproprio vero e proprio. Ad agosto la Giunta ha approvato una delibera d’indirizzo, su mia proposta, che prevede l’ampliamento della strada. L’esproprio rappresenta sempre l’ultima ratio: se si raggiungerà un accordo con il proprietario, non sarà necessario. Quello che è certo è che l’allargamento della via è indispensabile, ed è una decisione ormai definitiva».
Le aree di sosta in centro sono ancora in fase di sperimentazione o la soluzione scelta è quella definitiva? Ha riscontrato soddisfazione da parte di residenti e commercianti?
«Quando si prendono decisioni di questo tipo è normale che non tutti siano pienamente soddisfatti. L’obiettivo principale resta comunque la sostenibilità ambientale. La modifica è stata pensata per venire incontro ai lavoratori non residenti al centro che hanno bisogno di un parcheggio di lunga durata, i quali con la fascia unica avevano costi elevati. Reintroducendo la zona B, con alcune piccole modifiche, siamo riusciti a ridurre le tariffe: con 5 euro al giorno chi lavora in centro può sostare per molte ore.
Pur non prevedendo abbonamenti, abbiamo calcolato che si tratta di una spesa mensile di circa 100 euro, dimezzando di fatto i costi rispetto a prima. È una misura che va incontro ai lavoratori ma che resta coerente con l’obiettivo di sostenibilità. Le zone più centrali, invece, mantengono la tariffa precedente per favorire il ricambio delle auto e la rotazione della sosta».
Passiamo al Mercato Coperto. Il 3 novembre è stato annunciato l’avvio dei lavori da 12 milioni di euro nell’ambito del bando “La periferia come centro”. Può indicarci la tempistica prevista e le principali fasi del cronoprogramma?
«In realtà i lavori partiranno con un lieve ritardo dovuto alla stipula del contratto. L’obiettivo del progetto è far rinascere il mercato in una chiave completamente nuova: non sarà solo un luogo per la vendita di frutta, verdura o pesce, ma diventerà una piazza urbana viva e accogliente, con botteghe, punti ristoro, prodotti a km zero e spazi per eventi e incontri.
Si tratta di un progetto che punta a rendere fruibile l’area anche oltre l’orario commerciale, creando un punto di aggregazione centrale per la città. Il cronoprogramma prevede circa 18 mesi di lavori, massimo due anni. Si partirà dalla zona sottostante, con modifiche a parcheggi e viabilità e la rimozione della vecchia edicola. In una seconda fase saranno rivisti i flussi di circolazione, con la chiusura al traffico di via Monforte e la riduzione dei parcheggi. Chiederemo un piccolo sacrificio ai cittadini, ma il risultato finale giustificherà l’attesa».
Le classi della scuola D’Ovidio sono state distribuite in vari istituti cittadini per consentire l’avvio dei lavori di abbattimento e ricostruzione. Tuttavia la struttura è ancora in piedi: quando è prevista la demolizione completa? Ricordiamo che il progetto include anche la realizzazione di un ampio parcheggio: come verranno gestiti i servizi attuali durante il cantiere?
«Alcune modifiche progettuali hanno rallentato l’avvio dell’abbattimento, perché trattandosi di fondi Pnrr ogni variante deve essere approvata a livello ministeriale. Le tempistiche, quindi, si sono allungate. In settimana sarà approvata la delibera di prosecuzione dei lavori, che prevede l’immediata demolizione delle mura. Entro dieci giorni, o forse anche meno, le ruspe torneranno operative.
La durata complessiva dell’intervento è stimata in circa due anni. Il progetto comprende anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo da circa 200 posti e, in superficie, un’area a verde con pochi stalli di sosta».
A luglio si è conclusa la ristrutturazione dell’ex mattatoio, un esempio virtuoso di rigenerazione urbana e architettonica, finanziata con fondi del Bando Periferie e del Pnrr. Quando è previsto il taglio del nastro ufficiale?
«I lavori sono terminati e restano solo da definire la destinazione e la funzione del complesso. Stiamo attendendo il completamento della Casa della Scuola, che sarà trasformata in un polo museale. In coordinamento con quella struttura decideremo quale attività collocare all’interno dell’ex mattatoio. Le rifiniture sono già concluse e la consegna definitiva è ormai prossima».
Nel corso di uno degli ultimi Consigli comunali è stato annunciato un encomio alla Polizia Municipale per due episodi particolarmente significativi: il salvataggio di una donna in pericolo di vita e il contributo offerto alla cattura di Ocone. Quando è prevista la cerimonia di premiazione?
«Ci sarà sicuramente un riconoscimento ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale. Stiamo valutando di abbinare anche un encomio ministeriale, da deliberare in Giunta. L’idea è di procedere con la premiazione non appena sarà approvato il nuovo regolamento della Polizia Municipale, che dovrà passare in Consiglio. Se i tempi dovessero allungarsi, faremo comunque una cerimonia pubblica per ringraziare gli agenti, riservandoci poi di completare l’iter con il Ministero».
Quali sono gli interventi più urgenti su cui si concentrerà l’azione amministrativa da parte del suo assessorato?
«Per quanto riguarda la Mobilità, a breve Campobasso sarà dotata di tre nuove rotatorie. La prima a partire sarà quella di Sant’Antonio dei Lazzari, nei pressi della scuola Colozza, una zona dove si sono verificati diversi incidenti. La priorità è la sicurezza stradale. Successivamente interverremo sulle altre due rotatorie previste.
Stiamo inoltre valutando la creazione di nuove aree parcheggio, una vicino al Terminal e un’altra in zona via Romano. Il 20 dicembre termineranno i lavori al Terminal bus, con la consegna “chiavi in mano” prevista entro il 20 gennaio. È in corso la preparazione di un bando complesso per l’affidamento della gestione unica del Terminal, dei parcheggi e dei flussi di entrata e uscita degli autobus, compresi i pedaggi e la manutenzione di sovrappasso e sottopasso.
Un’ulteriore area di sosta, da circa 150 posti, sarà realizzata in un terreno comunale vicino all’edificio che ospita Tar e Poste, senza costi di acquisizione. In futuro potrebbe essere rialzata, ma per ora sarà un parcheggio a raso.
Nel 2026 è previsto anche il rifacimento totale di Piazza Prefettura, compresi i marciapiedi della Cattedrale e il tratto stradale, ormai dissestato. Si procederà con un intervento completo, perché semplici riparazioni non sarebbero risolutive.
Infine, grande attenzione sarà riservata alle contrade, spesso trascurate. Abbiamo predisposto un piano per l’illuminazione e la manutenzione stradale: inizieremo gradualmente, coprendo un’area alla volta. Sono già stati destinati circa 550mila euro per l’illuminazione, e intendiamo reperire ulteriori risorse. Una parte significativa dei fondi del piano triennale delle opere pubbliche sarà destinata proprio alle contrade.
Il nostro obiettivo – conclude Bucci – è migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendendo Campobasso più moderna, sicura e sostenibile».
Serena Lastoria
























